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 2022  luglio 03 Domenica calendario

Passaporti, questure in tilt: sei mesi per un rinnovo

Avete trovato un biglietto last-minute superconveniente per una meta in un altro continente? Se non avete un passaporto valido in tasca pensateci bene prima di staccarlo perché, per ottenere il rinnovo, potrebbero essere necessari anche due o tre mesi. Gli uffici delle questure italiane sono in tilt, dalla Sicilia alla Val d’Aosta travolti dalla raddoppiata richiesta di passaporti: fine delle restrizioni da Covid, voglia di riprendere a viaggiare dopo due anni di pandemia ma anche la Brexit hanno provocato un vertiginoso aumento di pratiche alle quali il sistema informatico non riesce a dare risposta. Chiedi un appuntamento oggi e trovi disponibilità “zero” nelle prossime tre o quattro settimane. Soprattutto nelle grandi città, a cominciare da Roma, il calendario offre le prime date in autunno. Prendendo in contropiede decine di migliaia di viaggiatori ma anche studenti e lavoratori che hanno in programma vacanze-studio, stage o contratti stagionali nel Regno Unito che adesso non accetta più la semplice carta di identità per l’ingresso nel Paese. Circa il 40 % delle richieste di passaporto arriva proprio da chi è diretto oltre la Manica.
«I libretti ci sono ma gli organici nelle questure sono quelli che sono e non si riesce a smaltire in tempi rapidi l’aumento di richieste – spiegano dal Viminale – C’è una congestione dovuta anche ad una limitata capacità strutturale. Comunque, come sempre è stato, se qualcuno che ha presentato domanda in tempo utile e non ha ancora avuto il passaporto si presenta con il biglietto per una partenza imminente, di solito si cerca di dare la priorità e di far ottenere il documento nel giro di pochi giorni. E comunque molte questure, a parte mettere in campo tutte le forze disponibili e disporre aperture straordinarie, stanno pensando ad iniziative come gli Open day».
Insomma, se non si vuole perdere il viaggio all’estero in Paesi dove la carta di identità non basta, bisogna provarle tutte e smanettare sul web come quando si cercava un appuntamento in tempi rapidi per il vaccino contro il Covid. Occhio, innanzitutto, agli Open day: alcune questure li hanno fatti, ma altre le stanno mettendo in cantiere. Poi: per assicurarsi il primo slot disponibile riprovare a collegarsi ogni mattina presto e con un rapido “click” accaparrarsi eventuali nuovi appuntamenti disponibili. Che potrebbero non essere proprio accanto casa. Magari, spostandosi di qualche decina di chilometri, il problema è risolto. A Roma, ad esempio, sembra impossibile ottenere un appuntamento prima della seconda metà di agosto o settembre in qualsiasi commissariato, ad Ostia non se ne parla prima di ottobre adirittura, ma se si è disponibili ad andare a Civitavecchia o a Tivoli, per luglio c’è ancora qualcosa. Tenendo comunque conto che dal giorno dell’appuntamento alla consegna del passaporto possono passare anche altri venti giorni.
A Torino il record dell’attesa, che sfiora i sei mesi. Ieri pomeriggio il portale digitale dava un’unica disponibilità: il 27 dicembre al commissariato Borgo Po di via Sabaudia. «Nessuno perderà i l viaggio perché non è riuscito a rifare il passaporto», assicurano negli uffici della divisione Pas, diretta dal dottor Saverio Aricò, dove la gestione dei casi urgenti ormai supera per numero quelli con regolare prenotazione. La fila delle urgenze si allunga proprio per evitare che qualcuno in partenza, per lavoro o per vacanza, sia costretto a rinunciare al viaggio. A Torino come in altre questure dove dalle primissime ore del mattino si formano file di cittadini senza prenotazione fuori da questure e commissariati. A Bari appuntamento per settembre a chi prenota adesso: poi passano tre settimane dal primo appuntamento alla consegna. A Genova tempi di attesa aumentati del 500 per cento, impossibile pensare di ottenere il documento prima di fine agosto. Lo stesso a Napoli. Milano, Palermo, Firenze, Bologna riescono a contenere l’attesa ad unmese.