la Repubblica, 2 luglio 2022
Le ferie costano 700 euro in più
Tra caro-bollette e carrello della spesa in costante aumento, quanto costerà alla famiglia Rossi, la famiglia tipo italiana con due adulti e due bambini, il budget per le vacanze in questa estate da inflazione record? Non parliamo di pretese da lusso, ma sette giorni di relax con qualche sfizio: caffè al bar, gelato, una gita. Il risultato è un’amara sorpresa, come risulta da uno studio dell’Osservatorio Nazionale di Federconsumatori: una settimana di vacanza in un albergo in montagna costerà 4.100 euro alla famiglia Rossi, con un aumento del 7,8% rispetto a un anno fa, mentre per sette giorni in una località di mare dovrà mettere in conto 4.800 euro, con un rincaro che qui raggiunge il 16,8% sulla scorsa stagione, circa 700 euro. Non si salvano nemmeno le crociere: 5.600 euro per quattro persone, in rialzo del 5,6%.
Diventa inevitabile ridurre le spese: si scopre così che la maggior parte delle famiglie opterà per un break di 3-4 giorni. E nonostante l’addio alle restrizioni anti-Covid, più di otto italiani su dieci resteranno tra i confini nazionali. Molto alta, e non è una novità, la percentuale di chi si sposterà in auto (83%). Ci sarà da sfidare il caro-benzina, ma i dati Istat di ieri dicono che i voli non sono da meno: a giugno i biglietti sono raddoppiati (+90%) sul 2021.
Ma come si arriva al calcolo degli aumenti? La cosa più semplice e seguire la famiglia tipo durante la breve vacanza. La differenza dall’anno scorso è già chiara quando si fa benzina, oggi sui 2 euro al litro: il display segna 102 euro per il pieno, unanno fa sarebbero stati 81. All’ora di pranzo è il momento di una sosta all’autogrill: tra piadina, bibite e caffè il conto è di 46,67 euro, un paio di euro in più rispetto al 2021. Non un salasso, ma l’opzione di un panino da casa prende quota. Contenuto èanche il rincaro del pedaggio, in attesa di sapere se davvero le tariffe in Autostrade saliranno intorno al +1,5% (la trattativa al Ministero è in corso): 46,6 euro (sempre costo medio, si intende). Comunque, solo il viaggio costa 195 euro contro i 171 didodici mesi fa.
A questo punto le strade tra chi va al mare e chi in montagna si dividono. Per un albergo sulla costa, due stanze doppie per sette giorni, il costo è di 2.753 euro: una mazzata del +25%. Il rincaro dei listini di montagna è limitato all’8%. Anche Altroconsumo, in una diversa indagine, nota dinamiche in linea. Qui, in base alle offerte online, il confronto è con l’estate del 2020: gli aumenti più consistenti si registrano nelle città d’arte, dove un B&B costa il 59% in più contro il +49% degli hotel. In montagna i prezzi crescono meno, il mare sta nel mezzo.
Come si spiegano rincari così vistosi per il pernottamento? Marina Lalli, presidente di Federturismo, squaderna quelli subiti dalle strutture. Energia al primo posto, ovviamente: «La bolletta elettrica di un hotel da 170 camere, occupato al 60%, è passata da 38 a 78mila euro al mese. Se prendiamo tutti i consumi energetici, gli oneri aggiuntivi sono di 240mila euro in un anno».
Non è solo questo a preoccupare. «È aument ato tutto e di conseguenza anche il prezzo al consumatore», dice Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi. «Prendiamo i prodotti freschi – dettaglia Lalli – : +50% le uova, +23% il burro, +70% gli oli vegetali». Il pesce sta diventando merce rara: «Molti lo stanno togliendo dai menu. Un piccolo peschereccio spende 5-6mila euro di gasolio a settimana, per portare a casa 7-8mila lordi. Considerando altri costi e tasse, finisce per restare a riva». Per quel che riguarda i B&B, è la stessa Altroconsumo ad avanzare una spiegazione: «Sono strutture familiari, con poche camere. La pandemia ha inciso molto negativamente, ora cercano di rifarsi». Bocca però tiene il punto: «Non c’è speculazione e lo dimostra il fatto che i prezzi degli hotel italiani sono in linea con quelli di altri Paesi europei. Se così tanti italiani restano nel nostro Paese, è perché in giro non trovano tariffe migliori».Ascoltate le ragioni della filiera,la famiglia Rossi può finalmente mettere il costume e raggiungere lo stabilimento dove, per due lettini e un ombrellone, il costo settimanale è di 269 euro contro i 255 di un anno fa (+5,5%). E tra gelati, caffè e insalate fresche, il conto da pagare al bar della spiaggia è di 243 euro, il 6% in più. Chi invece ha scelto il fresco dei monti, tra escursioni e passeggiate a cavallo sborserà 260 euro, il 9% rispetto al 2021. Ovviamente va peggio ai neofiti, che dovranno anche noleggiare l’attrezzatura: scarpe e un paio di bastoni da nordic walking per quattro persone – per tre giorni – costano 268 euro.
Torniamo al mare e ai dati di Federconsumatori: difficile resistere a una gita in barca, magari con qualche sosta per fare un tuffo in acqua e dimenticarsi del caldo. Per una famiglia di quattro persone, però, l’esperienza rischia di trasformarsi in lusso: una giornata in barca, con pranzo e aperitivo a bordo costa in media 87,5 euro a persona, l’8% in più. Ancora più grosso è l’aumento per una escursione di mezza giornata in una località caratteristica: se vogliamo una guida autorizzata il costo a persona è di 36 euro, mentre un anno fa si fermava a 30. Se queste voci possono saltare, difficile rinunciare a sedersi a tavola. Il costo di una cena per quattro persone al mare è di quasi 240 euro (+3,6%) mentre in montagna è appena di più: 242, quasi il 6% in più. E se in famiglia qualcuno vuole togliersi lo sfizio di un drink, una serata al pub con due consumazioni costa 28 euro in montagna e 34 al mare: gli scontrini salgono rispettivamente del 7 e del 5%.
È arrivato il momento di rifare i bagagli per tornare a casa. Prima di mettere le chiavi nella toppa, però, la famiglia Rossi versa l’ultima “tassa”, identica a quella dell’andata: carburante, pedaggio e autogrill. Altri 195 euro. Sempre che, nel frattempo, il prezzo di benzina e diesel non sia tornato a volare. Visto che il 2 agosto scade il taglio delle accise stabilito dal governo.