Il Messaggero, 2 luglio 2022
Ritrovate undici monete d’oro con il profilo di Augusto
Coniate in oro purissimo, probabilmente in Francia, e rifinite a mano, con un lavoro di finezza artigianale. Il profilo di Augusto coronato di alloro brilla su un lato, sull’altro sfilano scene cerimoniali che variano per piccoli dettagli. Sono riaffiorate sparse nelle pieghe della terra in un’area della città di Norwich nella contea del Norfolk nell’Inghilterra orientale, a circa 160 chilometri a nord-est di Londra. Sono undici monete d’oro romane definite dagli esperti del British Museum come un autentico «tesoro». Sono legate da una stessa lunga storia che risale all’età di Augusto. Ad emozionare gli studiosi inglesi sono due dettagli.
Innanzitutto risalgono tutte agli ultimi anni del I secolo a.C. e ai primi anni del I secolo d.C. quindi sono arrivate in terra inglese prima dell’invasione romana della Gran Bretagna. Per l’esattezza, una generazione prima dell’invasione romana del 43 d.C.
LA REGINA GUERRIERA
L’altro aspetto che sorprende gli archeologi è l’area del ritrovamento: siamo nel territorio della tribù degli Iceni, popolazione che viveva nell’Inghilterra orientale, famosa per la loro regina-guerriera Boudicca (o Boudica o ancora Boadicea), vissuta tra il 33 e il 61 d.C., che si sarebbe poi ribellata al dominio romano, guidando la più grande rivolta anti-romana delle tribù dell’isola. «Era una donna molto alta e dall’aspetto terrificante. Aveva gli occhi feroci e la voce aspra», così la descrive lo storico Cassio Dione. Pensare che le prime due monete sono state trovate attraverso il metal detector nel 2017 e da allora ne sono riaffiorate altre sette sparse vicino a Norwich. Fino alle ultime due. La notizia è stata data dalla BBC e ha calamitato l’attenzione dei media internazionali. Secondo gli studiosi è solo un inizio. Il medico legale di Norfolk sui due ultimi ritrovamenti li ha considerati un tesoro.
Secondo il numismatico Adrian Marsden, del Norfolk Historic Environment Service: «Tutte le monete sono state coniate nel continente, poiché allora non avevamo monete d’oro nostre». «Queste monete – continua lo studioso – sono di un oro di elevata purezza, mentre le monete d’oro dell’età del ferro che circolano in quel momento sono piuttosto degradate», ha commentato lo studioso britannico. Evidentemente gli Iceni erano in grado di riconoscere «l’oro romano buono quando lo vedevano». Una moneta d’oro di questo tipo poteva valere circa due anni di paga per un soldato romano.
«Avere un tesoro in cui le monete provengono tutte dalla stessa produzione, con una datazione risalente alla fase precedente all’invasione romana – e abbiamo buone ragioni per credere che siano finite nel terreno prima dell’invasione romana – è davvero eccezionale». Si è mosso anche il British Museum che ha reso noto di aver acquisito le prime nove monete e ora dovrebbe acquisire anche gli ultimi due reperti. D’altronde le origini antiche di Norwich hanno fatto registrate negli ultimi anni fior di scoperte, sempre legate al mondo della numismatica. A novembre del 2021, venne intercettato un altro tesoro di monete d’oro anglosassoni: quattro oggetti d’oro con 131 monete risalenti al 610 d.C. circa in un campo nel Norfolk occidentale.
IL FILM
Gli esperti curatori di monete altomedievali del British Museum lo definivano un «reperto estremamente importante», che risale alla stessa epoca della sepoltura della nave di Sutton Hoo vicino a Woodbridge nel Suffolk (la cui storia è stata raccontata dal film targato Netflix La nave sepolta). La scoperta delle monete antiche sembra il leitmotiv della contea di Norfolk. Lo scorso gennaio 2022 era salita all’attenzione mediatica la notizia della scoperta particolare di una rara moneta bagnata d’oro di matrice stilistica celtica, databile tra il 20 a.C. e il 10 d.C., usata come ciondolo portafortuna, con speciali incisioni che rimandano al primo re della Britannia, Cunobellino, e alla città di Camulodonum, che sarebbe poi divenuta la Camelot di Re Artù. Sul filo della letteratura e della leggenda.