ItaliaOggi, 2 luglio 2022
Tutti i numeri delle vacanze degli italiani
Nomisma va in vacanza. La blasonata società fondata nel 1981 da Romano Prodi per studiare e prevedere le bizze dell’economia ha deciso di estendere al turismo il suo monitoraggio e ha messo la firma su un rapporto degli italiani sotto il solleone. «C’è una forte voglia di partire da parte degli italiani», si legge, «più di 28 milioni prevedono almeno una vacanza durante l’estate 2022. Di questi, però, solo un terzo ha già prenotato. La meta più gettonata è l’Italia, scelta dall’85% delle persone, in particolare Puglia (13%), Sicilia (10%) e Toscana (9%). Una percentuale più ridotta (il 12%) si orienterà verso destinazioni europee (soprattutto Spagna, Grecia e Francia) e solo il 3% viaggerà verso Paesi extra Ue.Chi nel 2022 non partirà lo farà soprattutto a causa di una situazione economica non favorevole (il 49%), per la volontà di risparmiare (12%), per il timore di possibili contagi (11%), ma anche perché ha intenzione di sostituire il viaggio con gite ed escursioni di una giornata (9%)».
Il rapporto ha anche indagato su come gli operatori del settore stiano vivendo l’attuale congiuntura determinata dalla pandemia, dal conflitto russo-ucraino e dall’aumento dei prezzi. Il 64% dichiara che questa situazione complica l’operatività delle strutture ricettive che si trovano in difficoltà a far fronte all’incremento dei costi energetici e più in generale all’inflazione che sta facendo crescere i prezzi anche dei beni di prima necessità. Per cercare di superare questi ostacoli il 32% pensa di investire su impianti per la produzione di energia rinnovabile e il 28% sullo sviluppo di modelli di efficientamento energetico. In merito all’offerta, invece, il 67% aumenterà i prezzi delle camere e il 44% quelli dei servizi. Per il 54% degli operatori la congiuntura attuale determinerà una minore capacità di spesa da parte dei viaggiatori e questo comporterà una diminuzione dei tempi di permanenza.
Dopo il lockdown dove sta andando il turismo? Risponde Silvia Zucconi, che ha coordinato l’indagine di Nomisma: «Gli italiani associano la vacanza soprattutto all’idea di relax, citata dal 76% delle persone, ma una buona percentuale (il 48%) la vede anche come un’occasione per stare più a contatto con la natura. In particolare, il 13% la considera un’opportunità per praticare sport e attività fisica e l’11% per vivere esperienze adrenaliniche e di avventura. Per i viaggiatori italiani, inoltre, la vacanza è anche sinonimo di scoperta dell’enogastronomia (per il 39%) e delle tradizioni locali (21%)».
Il 16% degli operatorista prevedendo aree fitness e relax all’interno delle strutture, il 25% postazioni per lo smart working, il 29% realizzerà app per il check-in e il check-out, il 26% appronterà sistemi di domotica nelle camere. il 24% inserirà nel menù prodotti biologici e il 27% offrirà tour sul territorio. Perciò si moltiplicano le iniziative locali d’intrattenimento, dai concerti alle manifestazioni sportive, a quelle gastronomiche.
Si scomoda perfino il pluristellato Massimo Bottura che porta a Rimini Al Mèni, che lui definisce «un circo mercato di sapori e cose fatte con le mani e col cuore», oppure il Fruit Beach Party, che dall’8 luglio toccherà tre regioni (Veneto, Toscana, Emilia-Romagna) col lo scopo di promozionare l’ortofrutta made in Italy: «Gli eventi – dice Salvo Garipoli, a capo del pool organizzativo- avranno un approccio fresco e divertente con il prodotto fatto degustare sotto l’ombrellone, valorizzato attraverso un drink dissetante a testimonianza della grande versatilità dell’ortofrutta. Ci saranno un simpatico gioco dal nome evocativo Docciafruit, uno spazio photo booth con stampa istantanea delle foto ricordo e tanti gadget personalizzati con protagonisti assoluti i gustosi prodotti che debbono essere compresi, e non sempre lo sono, come un vanto del made in Italy».
Secondo il Sindacato italiano balneari (Sib), le spiagge sono letteralmente prese d’assalto nei week end, con incrementi a doppia cifra in tutte le regioni, in particolare Campania e Puglia (+40%, Toscana (+30%), Liguria ed Emilia Romagna (+25%) e le Isole maggiori (+25%).
Folla anche nelle città d’arte. Tanto che Venezia fa da battistrada e ha presentato il sistema sperimentale di prenotazione e contributo per accedere al centro storico lagunare. La prenotazione partirà dal primo agosto sul sito municipale Venezia Unica ed è basata su un qrcode che sarà assegnato al momento del pagamento. Il ticket dovrà essere esibito da settembre. Inoltre aumenta il prezzo di una singola corsa del traghetto da 7,50 a 9,50 euro. Capri seguirà in breve tempo. Anche l’ad della Fondazione Sorrento, Alfonso Iaccarino, invoca il numero chiuso, per altro apprezzato pure dal ministro al Turismo, Massimo Garavaglia: «I centri turistici invasi non hanno senso, dico sì al numero chiuso».
Un altro termometro della vacanza è il motore di ricerca di hotel e voli Jetcost.it, secondo il quale «le ricerche di alloggi nel mese di luglio 2022 sono triplicate rispetto allo scorso anno, quando c’era ancora una certa incertezza tra i viaggiatori a causa del virus. Quasi 3 utenti su quattro (73%) hanno cercato destinazioni nazionali. Commenta Ignazio Ciarmoli, direttore marketing di Jetcost: «Dai nostri sondaggi risulta che sette italiani su dieci non temono più il coronavirus nella prossima vacanza, ma la crisi economica sta incidendo nella scelta della destinazione, si preferiscono città nazionali, ancora meglio se con spiaggia, con il 69% dei turisti italiani che vogliono sole, sabbia e mare».
Che il turismo abbia ripreso a correre dopo la pandemia, pur se col fiato sospeso per le nubi all’orizzonte, lo conferma anche un report di Banca d’Italia, che ha registrato per lo scorso anno un incremento del 23% della spesa dei viaggiatori stranieri rispetto al 2020. Non solo, il report rileva che l’avanzo della bilancia dei pagamenti turistica si è mantenuto allo 0,5% del Pil e che la quota di mercato dell’Italia è cresciuta dal 3,6% al 4,2%.
Il trend positivo è proseguito anche nel primo trimestre del 2022. La conferma arriva da Stefano Rizzi, country manager di Global Blue, società specializzata nello shopping Tax Free: «Gli stranieri sono tornati in Italia. Tra marzo e maggio svizzeri, americani e britannici hanno registrato lo scontrino medio più elevato (rispettivamente 1.452 euro, 1.247 euro e 1.138 euro). Il bacino potenziale è ancora più esteso. I commercianti dovrebbero conoscere l’ampiezza effettiva della clientela che possono accogliere, offrendo il servizio Tax Free Shopping e migliorando la loro customer experience».