Anteprima, 14 giugno 2022
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Biografia di Cosimo Di Lauro
Cosimo Di Lauro (1973-2022). Camorrista. Detto “o chiatt”. Ritenuto il reggente dell’omonimo clan camorristico di Secondigliano a partire dal 2004, dopo l’arresto del padre Paolo (soprannominato “Ciruzzo o milionario”). Responsabile della prima faida di Scampia, la guerra per il controllo delle piazze di spaccio tra i fedelissimi del clan Di Lauro e i cosiddetti “spagnolli” o “scissionisti”. Arrestato il 21 gennaio 2005 a Secondigliano: vestito con un giaccone di pelle e con i capelli lunghi affrontò i fotografi a viso scoperto. Durante l’arresto alcuni abitanti cercarono di proteggerlo, lanciando oggetti dai balconi contro le forze dell’ordine. All’arresto seguirono due condanne: una per associazione camorristica nel febbraio 2008 e un ergastolo come mandante dell’omicidio di Gelsomina Verde, ex fidanzata di un camorrista rivale, Gennaro Notturno, appartenente agli “scissionisti”. Gelsomina Verde era stata catturata e torturata dai membri del clan Di Lauro per farle rivelare dove si trovasse il compagno. Dopo averla uccisa il corpo fu bruciato nella sua auto, al fine di cancellare le tracce. Cosimo Di Lauro aveva ispirato il personaggio di Genny Savastano nella serie televisiva Gomorra. Di Lauro è morto nel carcere di Opera a Milano, dove era detenuto in regime di 41 bis. La difesa aveva chiesto più volte una perizia per turbe psichiche sospette. Ancora ignote le cause del decesso.