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 2022  giugno 29 Mercoledì calendario

De Masi: «Draghi ha chiesto a Grillo di rimuovere Conte»

Lo ha visto anche lui il Garante, riapparso a Roma dopo la scissione dentro i Cinque Stelle. Due ore di incontro nel- l’hotel Forum, la consueta base di Beppe Grillo nella Capitale. Ma non è andata benissimo, racconta Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del Lavoro all’università Sapienza di Roma, coordinatore scientifico della scuola di formazione del M5S: “Grillo mi ha raccontato che Mario Draghi gli ha chiesto di rimuovere Giuseppe Conte”.
Partiamo dall’inizio: lunedì lei ha fatto visita a Grillo, perché?
Ci sentiamo sovente, e quando lui viene a Roma spesso ci vediamo di persona.
Che incontro è stato?
Abbiamo parlato di tutto. Siamo stati due ore assieme, nel pomeriggio.
E come siete arrivati a parlare di Draghi?
Il tema dell’incontro è stato la situazione del Movimento, e la crisi innescata dalla scissione di Luigi Di Maio. Nell’ambito di questo discorso, abbiamo parlato delle figure sociali entrate in gioco in questa storia.
Tra cui il presidente del Consiglio?
Grillo mi ha detto che ha rapporti frequenti con Draghi, cosa che ha raccontato anche ai deputati delle commissioni, mi risulta. Mi ha spiegato che il premier gli manda messaggi sulle cose da fare, sui provvedimenti da approvare, insomma sul rapporto da tenere con il governo.
E Grillo acconsente?
Gli ho posto il tema, e lui mi ha risposto: “Finora Draghi mi ha dato tutto quello che gli ho chiesto sul piano politico da quando siamo al governo”. E ha aggiunto: “Io e il premier ci capiamo, siamo tutti e due dei nonni”.
Tra le richieste è arrivata anche quella relativa a Conte?
Sì. Secondo Grillo, Draghi gli ha chiesto di rimuoverlo dal M5S, perché inadeguato.
Lei come ha reagito?
Sono insorto, mi sono messo a urlare. “È indecente, si parla del tuo presidente, con quale diritto Draghi vi chiede questo?”. Poi gli ho spiegato anche che vogliono tenerli nel governo per cuocerli a fuoco lento. Sanno che in autunno, con questa crisi, i poveri aumenteranno in modo sensibile. Il M5S sarebbe pronto a farsene carico, a difenderli, e facendolo riacquisterebbe consensi. Ma non vogliono che questo accada. Vogliono danneggiare il Movimento, e mi pare che ci stiano riuscendo ottimamente.
E il Garante, cosa le ha risposto?
Mi pare che abbia preso atto che avevo ragione.
Però Grillo dal governo non vuole uscire, giusto?
Sì. Gli ho chiesto il motivo e lui mi ha risposto: “Non si esce dalla maggioranza per un inceneritore (quello previsto a Roma con una norma del decreto Aiuti, ndr)”. Io comunque credo che il suo no allo strappo dipenda dal suo rapporto con Draghi.
E quello tra Conte e Grillo, com’è di rapporto? Ne avete parlato?
Credo che il rapporto di Grillo con l’ex premier sia conflittuale, per come lo decodifico io. Penso che Beppe abbia paura di perdere il Movimento, il suo figlio politico. Teme che Conte gli tolga potere, ma il presidente del M5S non è un furbastro, è un brav’uomo.
E Di Maio, che giudizio ne dà?
Penso che anche Luigi creda in Draghi. È giovane, si è lasciato influenzare.
Lei cosa farebbe se fosse in Conte?
Fossi in lui ora me ne andrei. Non può venire una persona da Genova e decidere al posto tuo, dopo che ti sei caricato il peso del Movimento. Non puoi delegittimarlo così: è poco dignitoso.
Il Garante non si rende conto di tutto questo?
Quando gli ho detto che così Conte viene delegittimato, si è detto perfettamente d’accordo con me. Mi ha promesso che in futuro sarà più attento.
Avete parlato anche d’altro?
Gli ho posto anche il problema della comunicazione del Movimento. E Grillo mi ha risposto: “D’ora in poi me ne occuperò io”. Però, guardi, il tema è anche un altro.
Cioè?
Grillo è convinto di essere al di sopra dello Statuto del Movimento. E questo non va bene: lui e Conte devono chiarirsi su questo punto. Altrimenti, come si fa?