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 2022  giugno 29 Mercoledì calendario

Intervista a Federica Sciarelli

«Sono felice di pagare il canone perché ci siete voi, ci siete sempre e siete vero servizio pubblico» scrivono alla redazione, e di questi tempi – vista la quantità di repliche che trasmette la Rai – è una medaglia. C’è un programma che ha saputo creare una community anche quando i social non c’erano; racconta l’Italia e aiuta a sentirsi utili. Chi l’ha visto?, titolo di punta di Rai 3 ha sfiorato anche il 14% di share in questa stagione, superando Rai 1. «Non molliamo mai» dice Federica Sciarelli. Anche quest’anno ha chiesto di cambiare? «La verità» risponde ridendo la giornalista «è che mi hanno detto che nessuno vuole prendersi la responsabilità di spostarmi dal programma: “Sei una certezza, e se poi dovesse andare male..”.Però è fisologico cambiare sia per il conduttore che per il pubblico, anche per un programma come Chi l’ha visto?
Seguivo la rassegna di Radio radicale con Massimo Bordin, ero affezionata anche ai suoi colpi di tosse. Era un punto di riferimento, quando è morto ho sofferto. Se ti affezioni è difficile sostituire qualcuno ma bisogna far crescere altri conduttori». Mentre Nina, la cucciola di pastore tedesco, richiama la sua attenzione, Sciarelli racconta il legame col pubblico.
In cosa “Chi l’ha visto?” è diverso dagli altri programmi?
«Siamo un veicolo di solidarietà, contro l’odio sociale. Siamo tutti in un momento complicato, il Covid ha svelato la nostra fragilità. Sono fortunata, faccio un programma insieme agli altri, a milioni di italiani».
La più grande soddisfazione?
«Quando dopo cinque anni trovi una persona a Losanna perché uno spettatore ha prestato grandissima attenzione. Scatta un meccanismo bellissimo: potrebbe essere mio fratello. Quando scompare il signore che ha l’Alzheimer, ci scrivono: potrebbe essere mio papà, mio nonno. Vince la condivisione».
Indaga sulle famiglie: perché vengono uccise tante donne?
«Stiamo assistendo al fenomeno dei femminicidi, ma anche quando non esisteva la parola femminicidio, ripetevo: “Le donne non scompaiono, le mamme non lasciano i figli”. Gli omicidi così violenti e frequenti finiscono senza carcere. Gli uomini si ammazzano. Va tolta di mezzo la parola “possesso”, siamo una società che del possesso ha fatto un valore».
Il problema è culturale?
«Come si fa a dire “Sarò tuo per sempre, sarai mia per sempre”? Le persone cambiano, tutti sperano che una famiglia vada avanti per sempre ma se una persona cambia c’è poco da fare. Se in casa con un marito violento dici “sono caduta”, si va in una sola direzione. Quando nelle famiglie allargate l’affetto circola, è meraviglioso. Il caso della piccola Elena uccisa dalla mamma insegna che dobbiamo imparare a essere felici se un exsi rifà una vita».
Le donne paganol’indipendenza?
«Ogni donna che si vuole separare è a rischio. Non è possibile. “Sarò tua finché morte non ci separi”, poi se sceglie un’altra strada viene uccisa. Il vescovo di Catania ha detto cose importanti, specie perché le ha dette in chiesa: “Uscite in punta di piedi dalla vita degli altri”, “Cari adulti lasciate fuori i bambini dai vostri destini”. Non sa quanti vengono sottratti».
Convive sempre col dolore?
«Lo assorbo. E mi permetto di dire delle cose, mi spingo oltre. Forse in certi casi devi essere equilibrata ma sono di parte e sto dalla parte delle vittime».
La diretta non la spaventa?
«Non ho paura del potere, sedevo dire qualcosa la dico, è la mia forza. Vengo dal Tg3 di Sandro Curzi, ho questa impronta. Facevamo i servizi sui morti sul lavoro quando non ne parlava nessuno».
Ha 63 anni: il rapporto con l’età?
«Sono fortunata non li dimostro. Al Tg3 mi prendevano sempre per la figlia di qualche collega. Quando facevo il comitato centrale del Pci sentivo i commenti: questa che cavolo ne può sapere? Era un difetto sembrare più giovane. Oggi va bene. Lo sport è importantissimo, vado in bicicletta e sui pattini. L’età devi gestirla, a nessuno piace invecchiare ma con lo sport cammini spavalda come se avessi 20 anni, elimini le tossine. Ci tengo al fisico, delle rughe non mi interessa. Ora Nina si sta facendo i denti sulle mie gambe»,
Quando saluta il pubblico?
«Il 6 luglio è ultima puntata, il 13 ce n’è una registrata, torniamo a settembre. Siamo sempre aperti sul sito, la Polfer e le forze dell’ordine possono contare su di noi e gli spettatori commentano anche se non andiamo in onda».