Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Nel 2020 degli 89,3 milioni di sfollati e profughi registrati dall’Acnur nel mondo ben 16 milioni si trovano in Medio Oriente e Nord Africa: un 16% circa del totale in un anno che, a causa della pandemia anno, ha fatto registrare un nuovo record negativo.
La Turchia, con 3,8 milioni di rifugiati – in gran parte siriani, afghani e iracheni – è il Paese al mondo che ospita la più grande popolazione di rifugiati al mondo. Una contabilità a parte merita la Siria, definita dall’Alto commissario Onu per i rifugiati Filippo Grandi «la più grande crisi dislocamento di persone» con circa 6 milioni di rifugiati che hanno trovato un riparo nei Paesi limitrofi mentre sono sei milioni gli sfollati interni alla stessa Siria. Questa crisi ha rappresentato un fardello quasi insostenibile per i Paesi confinanti. Oltre che la già ricordata Turchia, sono state colpite da questa emergenza la Giordania, il Libano, l’Iraq e l’Egitto. A destare grande allarme in Medio Oriente è il Libano che, con una popolazione di 4 milioni di abitanti, accoglie ormai da anni almeno 1,5 milioni di rifugiati siriani, oltre a 500mila palestinesi e decine di migliaia di iracheni e yemeniti: il 9 marzo del 2020 il governo di Beirut ha dichiarato il fallimento economico, mentre poche settimane dopo il Paese entrava in un severo lock down per il Covid-19. Il Libano con una svalutazione del 94% della lira libanese rispetto al tradizionale valore di cambio con il dollaro, sta fronteggiando quella che la Banca mondiale ha definito «la terza peggiore crisi economica mondiale degli ultimi 150».
Guardando all’area mediorientale non si può non citare la crisi nello Yemen che secondo il Global report 2020 dell’Acnur è la «peggiore crisi umanitaria globale», non tanto per il numeroso di sfollati interni (1. 200.000 persone), ma perché – a seguito della guerra civile iniziata nel 2014 – il 75% della popolazione di 33 milioni di abitanti necessitano di assistenza umanitaria: 23,4 milioni di yemeniti sono in stato di bisogno, 12,7 milioni in stato di bisogno acuto. ( L.Ger.)