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 2022  giugno 26 Domenica calendario

Oslo, sparatoria contro un club gay

Il terrorismo jihadista torna a funestare l’Europa, colpendo questa volta nel centro di Oslo, la capitale norvegese in cui prima dell’alba di ieri un terrorista norvegese 42enne d’origine iraniana, già schedato dalla polizia, ha aperto il fuoco da- vanti a tre locali, fra cui il London Pub frequentato dalla comunità Lgbt, uccidendo due persone e ferendone 21, molte delle quali in condizioni gravi. Dopo aver fermato lo stragista cinque minuti dopo la sparatoria, le forze dell’ordine hanno confermato che si tratta d’un presunto «atto di terrorismo islamista». Non sembrano esserci molti dubbi sul movente del 42enne arrestato, identificano con il nome di Zaniar Matapour, emigrato nel Paese scandinavo da bambino e ben noto alle forze dell’ordine. Uno schedato con «una lunga storia di violenze e minacce», ha ammesso Roger Berg, a capo dell’intelligence norvegese (Pst), precisando che l’uomo era monitorato dal 2015, poiché preoccupava «per la sua radicalizzazione», appartenendo pure «a una rete estremista islamista». Quanto alla dinamica del-l’assalto, gli inquirenti non hanno trovato tracce d’altri terroristi entrati in azione. L’allarme è scattato nel cuore della notte, verso l’1:14, quando gli avventori dei 3 locali, fra cui pure il jazz club Herr Nilsen e un pub, hanno assistito allo scatenarsi della furia omicida del 42enne, a cui sono state sequestrate due armi. Dalle testimonianze raccolte dalla stampa norvegese, si evince una spiccata freddezza d’esecuzione: il 42enne è entrato nel bar della comunità Lgbt con una borsa da cui ha estratto un’arma, cominciando a sparare e dando l’impressione di prendere la mira. Un testimone ha descritto scene simili a «una zona di guerra», con «molte persone a terra con ferite alla testa».
Ieri, Oslo doveva accogliere i cortei nazionali per il Gay pride, ma le forze dell’ordine hanno cancellato le manifestazioni, così come altri eventi previsti nella capitale, per via dell’alto rischio percepito di “repliche” terroristiche. Proprio per questo, il grado d’allerta è stato alzato al livello massimo (5 su 5), nelle stesse ore in cui il 42enne veniva incriminato per omicidio, tentato omicidio e atti terroristici. Fra le reazioni, anche quella di re Harald, che si è detto «inorridito» assieme al resto della famiglia reale