Il Messaggero, 19 giugno 2022
Giovanni Allevi ha un mieloma
Un pentagramma disegnato su un foglio, con alcune note. Sopra, una parola: mieloma. Così Giovanni Allevi, pianista e compositore tra i più amati della scena italiana (gli album No Concept, Joy ed Evolution, più di 350 mila copie vendute, tra il 2005 e il 2008 gli spalancarono le porte del successo internazionale), ha annunciato sui social come fatto da altri prima di lui, da Fedez a Emma Marrone di avere un tumore ed essere costretto a prendersi una pausa dalla musica. Quello diagnosticato al 53enne musicista marchigiano è un mieloma multiplo: una forma di tumore che colpisce le plasmacellule, che si moltiplicano senza controllo nel midollo, causando dolori alle ossa, fratture, problemi renali, indebolimento del sistema immunitario (in Italia ogni anno viene diagnosticato a 5.800 persone). «Non ci girerò intorno: ho scoperto di avere una neoplasia dal suono dolce: mieloma, ma non per questo meno insidiosa. La mia angoscia più grande è il pensiero di recare un dolore ai miei familiari e a tutte le persone che mi seguono», ha scritto Allevi. «Ho sempre combattuto i miei draghi interiori in concerto insieme a voi, grazie alla Musica. Questa volta, perdonatemi, dovrò farlo lontano dal palco», ha aggiunto. Il pianista, definito l’enfant terrible della musica classica contemporanea, che ha reso pop con brani come Secret Love, Back To Life e Come sei veramente, non ha aggiunto altro.
LE SPIEGAZIONI
«Ha scoperto di avere un mieloma solo qualche giorno fa, dopo tanti accertamenti e un mal di schiena durato settimane. Deve iniziare un ciclo di cure molto duro e lungo», fa sapere l’ufficio stampa del pianista. Si parla di almeno sei mesi di terapia. Nonostante i dolori alla schiena, Allevi aveva comunque deciso di continuare il tour legato all’album Estasi (uscito lo scorso autunno). Di quei dolori aveva parlato anche in occasione del concerto del 26 maggio al Teatro Petruzzelli di Bari: «Il mal di schiena, fortissimo, dopo tre mesi ancora non mi abbandona. Eppure aveva scritto su Instagram, durante il concerto a Bari, non so per quale miracolo, per una decina di minuti è svanito. Tanto che ho detto al pubblico: a me sembra che se ne sia andato Questo palco è magico! Tempo un paio di brani, ha ricominciato a farsi sentire più forte di prima, e allora non ho resistito: Il Teatro Petruzzelli è talmente bello e caloroso che il mal di schiena ha preferito tornare con noi. I dolori si sono fatti insostenibili durante il concerto dello scorso 2 giugno alla Konzerthaus di Vienna: Allevi ha capito che doveva fermarsi e sottoporsi ad accertamenti. Nel 2017 il pianista fu costretto a sottoporsi a un delicato intervento chirurgico in seguito al distacco della retina dell’occhio sinistro, avvenuto raccontò durante un concerto a Kagoshima, in Giappone: «Invece di correre all’ospedale, per amore del pubblico ho continuato a suonare. Una follia che mi ha lasciato danni visivi irreversibili». Il pianista in passato ha sofferto anche di depressione, causata disse dagli attacchi dei puristi della musica classica («avrei peccato di lesa maestà») mentre nel libro Revoluzione Innovazione, follia e cambiamento, nel 2020, raccontò di lottare contro l’ansia parlando con le piante: «In quanto possibile Asperger sono avvolto in una ripetitività ossessiva di gesti e comportamenti. Fedez gli ha scritto via twitter: «Anche se non ci conosciamo ti faccio un grande in bocca al lupo per questo viaggio non facile, nella speranza che tutto si possa risolvere nel migliore dei modi».