Il Messaggero, 19 giugno 2022
Trump accusa Pence. Biden cade in bici
«Mike Pence non ha avuto il coraggio di agire. Aveva la possibilità di diventare un grande della storia, ma al momento decisivo gli è mancato il coraggio». Per parlare, Donald Trump ha aspettato un solo giorno dopo la seduta congressuale nella quale decine di ex collaboratori lo hanno accusato di aver tentato il sei gennaio del 2021 un colpo di stato, con la richiesta pressante al suo vicepresidente perché rifiutasse di ratificare il risultato del voto. Ieri sera il tycoon era già al contrattacco di fronte ad un pubblico di conservatori di base religiosa, radunato in Tennessee. Ha negato di aver dato della femminuccia al suo ex vice, particolare riferito sotto giuramento sia da un funzionario della Casa Bianca che da sua figlia Ivanka, ma è tornato ancora una volta a ripetere che il voto delle presidenziali del 2020 è stato manipolato dai democratici, e che Pence aveva la possibilità di impedire che il furto si consumasse nella sua interezza.
LA TESI
Una teoria che la commissione congressuale ha sviscerato e contraddetto con cura in ogni aspetto giuridico, e che minaccia di diventare un nuovo capo di accusa contro l’ex presidente e alcuni dei suoi ex collaboratori. Il pubblico di Nashville, in ogni caso, ha applaudito il discorso. La narrativa dell’elezione rubata è ormai una realtà alternativa per molti elettori conservatori, ed è destinata a trascinarsi nel nuovo ciclo elettorale, anche se i quadri del partito repubblicano implorano Trump di lasciarla alle spalle.
Il raduno in Tennessee della coalizione Fede e Libertà è una vetrina delle ambizioni elettorali per la campagna del 2024 che è quasi giunta al nastro di partenza. Trump ha stuzzicato la folla: «Mi domando chi sarà il nostro prossimo presidente repubblicano. C’è nessuno che pensa che dovrei essere io?» e ha ricevuto un’ovazione in risposta. Sul palco si sono però avvicendati altri possibili candidati come il senatore Tim Scott, il quale ha confessato: «I have a dream (coltivo un sogno)», e il suo collega Rick Scott, che si è detto sicuro della vittoria che il prossimo novembre riporterà camera e sanato sotto il controllo del partito dell’elefante. L’opposizione democratica è stata dipinta dalla ex ambasciatrice all’Onu Nikki Haley come una forza antiamericana e controrivoluzionaria, più concentrata a concedere diritti alle frange sociali e agli stranieri che a difendere gli interessi nazionali. E tra i democratici Joe Biden è dipinto come l’immagine della totale inettitudine, incapace di frenare la spirale dell’inflazione, e di governare la ripresa economica che era in corso qualche mese fa.
L’INCIDENTE
E la sfortuna ha voluto che lo stesso presidente sottolineasse ieri la fragilità della sua posizione con una plateale caduta dalla bicicletta quasi da fermo, di fronte ad una folla di cronisti che assisteva alla escursione nelle vicinanze della residenza privata in Delaware.