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 2022  giugno 18 Sabato calendario

Gli ottant’ani di McCartney


P aul McCartney compie oggi ottant’anni. E un regalo di compleanno arriva da Bruce Springsteen e Jon Bon Jovi. I due sono saliti sul palco al concerto al MetLife Stadium di East Rutherford, in New Jersey, per festeggiare l’ex Beatle. Lo show era l’ultima tappa americana del tour «Got Back» di Sir Paul: 50 mila spettatori. Per applaudire il leggendario Macca, tornato a far musica dal vivo dopo oltre due anni di pandemia. Il MetLife non è lontano da Asbury Park: «Ho una sorpresa per voi. Ci ha raggiunto un ragazzo del posto», ha detto Sir Paul introducendo Springsteen con cui poi ha cantato «Glory Days» e «I Wanna Be Your Man».
A sua volta il Boss ha fatto gli auguri al mito della musica – «Altri ottant’anni di giorni di gloria» – poco prima di venir sostituito da Bon Jovi – in mano una manciata di palloncini liberati verso il cielo – per la tradizionale «Happy Birthday» a cui si è unito il coro degli spettatori. Chiusa con una selezione da «Abbey Road» la tournée americana, il festeggiato non ha comunque finito di viaggiare. Paul tornerà nella nativa Inghilterra per cantare il 25 giugno al Festival di Glastonbury.
Lui, insieme a Ringo Starr, è quel che resta dei Beatles. E i suoi concerti seguiti allo scioglimento della band sono stati sul piano sonoro musicale quanto di più vicino ai Beatles fondatori. Nelle prime tournée si limitava a eseguire solo le canzoni scritte da lui evitando quelle scritte da John Lennon. Poi nei decenni successivi ha affrontato anche i capolavori dell’amico.
La poetica di McCartney ha l’aroma dei bei ricordi, l’umorismo distaccato di chi non rinuncia anche in pieno travaglio esistenziale al conforto di una buona tazza di te. Nel settembre 2013 uscì un film del concerto degli Wings tenutosi a Seattle nel 1976 che lumeggia alla perfezione il carattere dell’uomo e dell’artista. La voglia e la gioia del baronetto di suonare dal vivo, assieme alla sua inseparabile Linda, emergono in modo inequivocabile. Anche Heather Mills, sposata dopo la morte di Linda, è subentrata nel ruolo di musa (almeno fino al burrascoso divorzio del 2006).
L’atmosfera dei concerti è quella degli anni settanta, e si sente tutta. Rimane l’incanto di brani immortali come «Lady Madonna», «The long and winding road», «Blackbird» e «Yesterday». Dopo la fine dei Fab Four, Paul McCartney ha continuato a pubblicare album ricchi di grandi canzoni e di capolavori da riscoprire, mantenendo vivo il desiderio di esplorare terreni musicali per lui inediti, proprio come accadeva negli esordi dei Beatles: dalla musica elettronica e ambient alla classica, da standard jazz a canzoni per bambini, dalla musica per balletto alla colonna sonora di un videogioco.
McCartney è un ottimista che non ama le complicazioni. «Ho una nuova moglie e una nuova band – diceva dal palco —. L’amore rende la vita sopportabile». E intanto ai suoi concerti scorrevano le immagini dei primi trionfi, il periodo mistico, le nozze di Paul con Linda, i figli, la campagna, le battaglie con Greenpeace contro l’inquinamento, contro l’uccisione degli animali per le pellicce e nei mattatoi, le crudeltà della vivisezione (queste illustrate con sequenze particolarmente atroci e impressionanti). Un campionario di impegno civile. Tutto suggestivo e commovente (e, naturalmente, vegetariano con divieto di cucinare hamburger o hot dog nelle aree del concerto e zone limitrofe). Poi la scritta «Now» ed ecco il buon Paul accolto da un’ovazione.
E stasera alle 21 al Beatles Museum Club di Brescia (Antica birreria Wührer)serata celebrativa trasmessa da Italia Uno, con la presentazione del volume La grande storia di Paul McCartney di Ezio Guaitamacchi edito da Hoepli. E, per omaggiare la mitica band, suoneranno e canteranno anche i Beat Brothers, ovvero Mauro Volonterio e Rolando Giambelli (storico fondatore del fan club italiano del quartetto)che suonarono insieme anche al Cavern di Liverpool e proporranno un’antologia di brani dei Fab Four e di Paul, coinvolgendo coralmente, come da loro stile, anche il pubblico presente. Nel Beatles Museum sara allestita anche una mostra delle fotografie pubblicate nel libro della Hoepli e scattate da Rolando Giambelli, sempre accreditato come fotoreporter in occasione dei vari concerti italiani di Paul McCartney.