La Stampa, 16 giugno 2022
Vivono in povertà 1,4 milioni di bimbi
Nel 2021, l’Italia è ripartita. Ma mentre il Pil cresceva del 6,5% sono aumentati i bambini che vivono in povertà assoluta. Insomma, mentre il sistema Paese provava a lasciarsi alla spalle la pandemia, milioni di persone sono rimaste indietro. È quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Istat secondo cui sono in condizione di “povertà assoluta” poco più di 1,9 milioni di famiglie (7,5% del totale rispetto al 7,7% nel 2020) e circa 5,6 milioni di individui (il 9,4% come l’anno precedente). Tradotto: la povertà assoluta «conferma i massimi storici toccati nel 2020, anno d’inizio della pandemia dovuta al Covid-19», sottolinea l’Istat spiegando che i minori in questa condizione sono 1,4 milioni, il 14,2% del totale.
A peggiorare è soprattutto la condizione delle famiglie più numerose: l’incidenza di povertà assoluta, infatti, raggiunge il 22,6% tra le famiglie con cinque e più componenti e l’11,6% tra quelle con quattro; segnali di miglioramento dalle famiglie di tre (da 8,5% a 7,1%) e di due componenti (da 5,7% a 5%). Tuttavia, il disagio è più marcato per le famiglie con minori, per le quali l’incidenza passa dall’8,1% delle famiglie con un solo figlio minore al 22,8% di quelle che ne hanno da tre in su. Invece, l’incidenza di povertà è più bassa, al 5,5%, nelle famiglie con almeno un anziano e si conferma al 3,6% tra le coppie in cui l’età della persona di riferimento è superiore a 64 anni.
Gli stranieri residenti, in povertà assoluta, sono oltre un milione e 600mila, con una incidenza pari al 32,4% (dal 29,3% nel 2020), oltre quattro volte superiore a quella degli italiani (7,2%).
«Troppo spesso avere un lavoro non è sufficiente per garantire una vita dignitosa. Basti pensare che in Italia un lavoratore su tre ha una retribuzione lorda annua inferiore a 10mila euro» dice la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi. Piepaolo Bombardieri, segretario della Uil, chiede di «riportare anche in Italia il tema delle disugualianze», mentre il segretario della Cisl, Luigi Sbarra chiede «investimenti, occupazione e inclusione sociale». giu. bal. —