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 2022  giugno 11 Sabato calendario

I raccattapalle diventati famosi

Hanno una storia comune. Iniziata su un campo, ma dall’altra parte della linea bianca, in quella zona ibrida a metà tra chi gioca e chi sta a guardare. Stasera Gianluca Caprari, Alessio Zerbin e Matteo Cancellieri si contenderanno almeno una maglia, forse due, nel tridente dell’Italia. E tutti e tre la prima grande avventura nel grande calcio l’hanno vissuta lì, a bordo campo, da raccattapalle.
La storia di Matteo Cancellieri è iniziata in una notte di Champions League. Successe nel 2018, quando Facundo Ferreyra dello Shakhtar per recuperare il pallone che Matteo teneva tra le braccia lo spinse,facendolo volare oltre i cartelloni pubblicitari. Ne nacque una rissa in campo e lui, nel frattempo passato al Verona, non ne parla mai volentieri: «Preferirei dimenticarmene», dice. Magari stasera Mancini gli offrirà l’occasione per sostituire quel ricordo con uno decisamente più piacevole: «Ha gol, ha gamba, gli manca solo qualche gara in Serie A», la benedizione del ct.
La prima immagine pubblica di Alessio Zerbin invece è una gigantografia appesa nella sede dell’Inter e l’ha scattata nientemeno che Oliviero Toscani. È la foto del centenario dell’Inter e in quell’immagine, con tutti i calciatori dalla prima squadra alle giovanili, lui è in prima fila tra i ragazzini: il terzo da sinistra, leggermente girato di lato. Qualche metro davanti a lui, un certo Roberto Mancini: 14 anni dopo il destino lo ha riunito ad Alessio regalandogli l’esordio in Nazionale, a Cesena. Magari stasera farà il bis, ma quando ripensa a quegli anni nelle giovanili interiste Zerbin ricorda altro: «Ho fatto il raccattapalle per tutto l’anno del Triplete», ricorda spesso. Lì però fu scartato, e a riportarlo nel vero calcio però è stato il Napoli, dove tornerà adesso dal prestito al Frosinone, vetrina che gli ha permesso di rincontrare 14 anni dopo l’uomo della foto.
A 29 anni, della carriera di Caprari tutto si sa. Non tutti ricorderanno che fu, molto prima di Alexander- Arnold, l’uomo del corner a sorpresa. Solo che Caprari, in quel giorno del 2008 era un raccattapalle: mentre il Palermo, avversario della Roma all’Olimpico, si sistemavaper il calcio d’angolo, lui posizionò rapidamente il pallone permettendo a Taddei la battuta a sorpresa che portò al gol di Amantino Mancini, nell’immobilità collettiva degli avversari. Nelle vecchie immagini, si vede il ragazzino che, mentre parte il tiro, si allontana dal luogo del delitto: il gioco di prestigio, di quella squadra di Spalletti che allenava anche i raccattapalle, era già riuscito. Ora, a quasi 29 anni, Caprari è pronto per l’esordio ufficiale – cinque anni dopo un’amichevole non registrata con San Marino ai tempi di Ventura – con la maglia della Nazionale. A volte, i desideri devono aspettare a lungo fuori da quella striscia bianca, prima di essere esauditi. Anche quelli di un raccattapalle.