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 2022  giugno 11 Sabato calendario

Negli Usa la zuppa ucraina anti-Putin

La risposta all’invasione di Vladimir Putin è una zuppa a base di barbabietole. Si chiama borsch e la sua provenienza è contesa tra Russia e Ucraina. Due trentenni americani, Laurence Faber ed Emily Williams, si sono culinariamente schierati dalla parte di Kiev. E hanno importato la ricetta negli Stati Uniti dopo un soggiorno di due mesi a Odessa. Ora il borsch rappresenta il piatto forte di Potchke, la gastronomia che Faber e Williams hanno aperto lo scorso marzo a Noxville, nello Stato del Tennessee.
Pochi giorni dopo l’inizio dell’operazione speciale dell’esercito russo in Ucraina, i due statunitensi, che fanno coppia nella vita e negli affari, hanno devoluto il ricavato della vendita del borsch (5 mila dollari, circa 4.500 euro) al popolo ucraino.
Potchke, la cui inaugurazione era stata pianificata già prima dell’inizio della guerra nell’Europa orientale, rientra nella categoria dei locali che negli Usa vengono definiti pop-up, letteralmente ristoranti animati, ovvero che prendono vita dal nulla per un periodo di tempo determinato. Faber e Williams hanno optato per una simile modalità per generare reddito mentre progettano di aprire un moderno bistrot ucraino ispirato al loro viaggio a Odessa.
Appese alle pareti della sala da pranzo Potchke ci sono proprio le immagini di quei giorni trascorsi nella città portuale ucraina. «Non siamo mai stati così ispirati da un luogo», ha detto Faber al New York Times, sottolineando di essere stato particolarmente colpito dalla cultura ebraica radicata a Odessa e dai menu scritti in lingua yiddish.
La coppia, poco prima di fare ritorno negli Stati Uniti, ha incontrato Igor Mezencev, uno chef di Kharkiv che ha invitato i due a cucinare un cervo acquistato da un contadino locale e a cercare funghi e frutti di bosco per il contorno. «Una cosa che ho imparato è che essere nei Carpazi è un po’ come trovarsi nelle Smoky Mountains», ha raccontato il gestore americano a proposito della catena montuosa situata al confine tra il Tennessee e la Carolina del Nord.
Il borsch dei due cuochi statunitensi è diventato talmente popolare che i clienti, una volta concluso il pranzo o la cena, se ne vanno con un selfie scattato coi proprietari. Che, per il momento, cucinano la zuppa contro Putin e hanno il pensiero rivolto all’Ucraina. «È così difficile dare un senso a tutto», hanno spiegato. «Quel che sappiamo è che in Ucraina ci siamo divertiti, abbiamo imparato diverse cose e non vediamo l’ora di tornare».