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 2022  giugno 10 Venerdì calendario

Loredana Bertè & Franco126

Tra le canzoni che ci accompagneranno nei mesi estivi ce n’è una che ha un tono e un colore diverso dalle altre. Il ritmo per ballare c’è, ma l’atmosfera non è solare. Di esotismo e calore ce ne sono ma conditi con un tocco dark che rende il brano particolare. La canzone si intitolaMare malinconia, è prodotta da Giorgio Poi, scritta da Franco126 con Pietro Di Dionisio e Giovanni Maria De Cataldo e cantata da Loredana Bertè e da Franco stesso. Esce oggi, e segna un’ulteriore tappa nell’avvicinamento progressivo di Loredana Bertè agli autori della giovane generazione. «Il suggerimento è venuto dalla mia manager, Francesca Losappio, mi ha proposto di ascoltare questo pezzo», ci racconta Loredana, «lo fa sempre quando avverte che nei brani c’è qualcosa che può piacermi. E io, immediatamente, sono rimasta “spettinata”, mi ha colpito subito la profondità, lo spessore del testo. Nel panorama musicale italiano ci sono alcune cose che mi piacciono ma Franco126 è una delle proposte che mi convincono. Con questo brano mi ha conquistata, il resto è stato tutto facile».
Che sia così lo si vede guardandoli insieme, il timido cantautore e la combattente rock: vanno d’accordo, si sorridono, si sostengono a vicenda, scherzano e raccontano come è nata questa prima, singolare collaborazione. «Di Franco mi ha colpito subito la personalità » dice Bertè, «è un nerd che ha una grande creatività, una visione. A me fa piacere lavorare in contesti diversi da quelli prevedibili, non sono nuova alle contaminazioni. Mai stata snob, soprattutto con gli autori più giovani. Anzi, quelli delle nuove generazioni mi piacciono tanto e quando trovo qualcosa che soddisfa la mia curiosità non vedo l’ora di mettermi al lavoro. Vado avanti da anni perché sono animata da una grande curiosità e perché, cercando, spero sempre di trovare la vibrazione, la cosa che mi emoziona. Se la trovo, non la mollo più. Con Franco è successo esattamente questo».
Franco126 è uno dei campioni della “nuova ondata” italiana, la sua crew è quella in cui sono cresciuti Carl Brave, Ketama126, Pretty Solero, una di quelle che hanno fatto saltare il tappo della trap spingendola verso la canzone, di certo non il tipo da tormentone estivo creato per scalare le classifiche. Allora da dove viene fuori Mare malinconia?
«Quando cominci a scrivere una canzone non sai mai dove andrai a parare» racconta Franco, «in questo caso volevo davvero provare a scrivere un pezzo estivo. Ma io sono un tipo malinconico ed è venuta fuori una cosa chepoteva cantare solo Loredana. Se non lo avesse cantato lei, il pezzo non sarebbe uscito: solo il suo graffio poteva dargli quello che cercavo. È una canzone tutta in minore, con una vena cantautorale, molto meno leggera delle classiche canzoni per l’estate. E una narrazione che vuole avere l’aspetto di una leggenda popolare».
Aggiunge Loredana: «È una storia un po’ maledetta, con tante luci e tante ombre. Una di quelle che a me piace cantare. Adoro le storie maledette e dark, sono molto gotica, e questa canzone ha l’intensità e l’oscurità giuste. Mentre la cantavo mi veniva la pelle d’oca ». La canzone, insomma, a differenza di molte altre, ha una storia vera e propria «e il protagonista del pezzo va verso un finale che sarebbe un peccato spoilerare», aggiunge Franco, «è un pezzo particolare, si balla sul dramma di una vicenda cupa, c’è un gioco di contrasti con il ritmo e i suoni che fa sembrare tutt’altro. Il dark è fra le righe. Si può ballare lasciandosi catturare dall’intensità».
Bertè e Franco126 formano una coppia di certo singolare. Al di là della romanità (lei è calabrese, ma vive a Roma fin da giovanissima) che in qualche modo li lega, sembrano provenire da due mondi lontanissimi. «In realtà mica tanto» osserva Franco, «sono figlio di Loredana e sognavo prima o poi di arrivare a questa collaborazione. È un traguardo artistico importante: per me che sono orientato verso il cantautorato avere la sua benedizione è tutto». «Ah, non hai bisogno della mia benedizione» aggiunge Bertè, «io e Franco siamo diversi, ma a me piace lavorare con chi ha una visione totalmente differente dalla mia, buttarmi in un altro mondo, fare un salto nel buio. È una scarica di adrenalina. Franco ha una scrittura profonda, l’ho percepito fin dalle prime volte in cui ho ascoltato la canzone. Era qualcosa che cercavo da tempo e finalmente è arrivata. Mi ha messa in uno stato di grazia dove tutto funziona». Tutto funziona in un gioco di contrasti, in un pezzo che proprio dei contrasti fa tesoro: mare e malinconia, estate eoscurità, ballo e sentimento.