Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  giugno 08 Mercoledì calendario

Intervista a Ginevra Bompiani

“C’è un clima da caccia alle streghe, la verità è scomparsa. E chi si ostina ad avere un pensiero critico viene insultato e messo al bando”. La scrittrice Ginevra Bompiani non conosce personalmente nessuno dei presunti filoputiniani d’Italia finiti nel report associato all’approfondimento in corso al Copasir sulla disinformazione. Ma trova “indecente” che in Italia chiunque possa essere messo alla gogna solo per le proprie opinioni.
Che ne pensa di questa vicenda?
Queste liste di proscrizione appartengono a un clima da caccia alle streghe: non si può più parlare in modo diverso dal governo. Ma si corre un rischio enorme: stiamo perdendo la libertà senza nemmeno accorgercene. E qui i media hanno una enorme responsabilità.
Quale?
ll ruolo dei giornalisti non è certo quello di attaccare a prescindere, ma di vegliare sì. E invece sono parte integrante di una recita collettiva in cui tutti devono dire per forza la stessa cosa. I media devono smettere di fare il coro al governo e ritrovare una voce critica.
Tornando alla vicenda dossier Copasir. Conosce qualcuno di quella lista pubblicata dal Corriere?
No, non li conosco personalmente. Ma conosco e apprezzo per esempio gli interventi di Giorgio Bianchi, che trovo estremamente interessanti e preziosi per la libertà che esprimono. E che solo per questo è finito in cima a una lista come un bandito. Nessuno di quei nomi, mi pare, ha tenuto condotte di minima rilevanza penale. Eppure l’effetto è la loro criminalizzazione. È normale?
Il Copasir dice che la disinformazione dei filoputiniani è pericolosa.
Oggi viene tacciato di fare disinformazione chiunque dica cose contrarie al potere. Ma la disinformazione la può fare solo chi ha potere: chi non ce l’ha, non ha neppure voce.
Lei sostiene che la vicenda liste di proscrizione è sintomo di un fenomeno che viene da lontano.
È una storia maturata nel tempo. Almeno dall’inizio dell’epidemia da Covid quando è cominciato questo mono- pensiero e chiunque abbia provato a dire qualcosa di diverso o a esprimere qualche dubbio è stato messo a tacere, o peggio: persone a me vicine sono state ingiuriate e ridicolizzate e hanno dovuto subire enormi e ingiuste prepotenze.
I no-vax oggi sono associati ai filoputiniani.
Si continua a confondere e mistificare in alcuni casi anche con sprezzo del ridicolo: il Papa si deve difendere dall’accusa di essere pacifista, ci rendiamo conto? Oggi chi vuole e lavora per la pace pensa solo chi sta morendo e non certo a fiancheggiare uno come Putin.
Che dice del conflitto in corso?
Che mi interessano più gli ucraini che l’Ucraina. Dire che l’Ucraina vincerà la guerra per continuare a mandare armi è una menzogna e una crudeltà terribile.