Corriere della Sera, 7 giugno 2022
Perché Aldo Nove ha ottenuto la legge Bacchelli
I eri ha ricevuto una telefonata dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta. Una telefonata che immaginiamo abbia fatto piacere allo scrittore, poeta e sceneggiatore Aldo Nove (1967), che aveva fatto richiesta per il vitalizio della legge Bacchelli. Vitalizio che proprio ieri è stato deliberato a suo favore dal Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi.
La cosiddetta legge Bacchelli venne promulgata nel 1985 dal governo Craxi: consiste in un fondo «a favore di cittadini illustri che versano in uno stato di necessità» e che, grazie a un vitalizio di Stato, possono affrontare e superare alcune difficoltà di ordine pratico. La Bacchelli ieri è andata anche a Silvano Orlandi, cuoco e pasticcere dei vip, e al soprano di origini giapponesi Emiko Kubota.
Il vitalizio a Nove (il vero nome è Antonio Centanin) è stato concesso perché lo scrittore è stato colpito improvvisamente da una grave malattia che lo ha messo in una situazione nella quale non è più in grado di lavorare. Su consiglio di alcuni amici, quelli più cari – il grecista, editore, traduttore Nicola Crocetti e l’artista Mimmo Paladino – Nove ha fatto domanda per la legge Bacchelli ed è riuscito a ottenerla.
Scrittore e poeta, una laurea in Filosofia, estraneo a qualsiasi etichetta, Aldo Nove sin dai suoi primi lavori – pensiamo a Woobinda e altre storie senza lieto fine per Castelvecchi del 1996 – si è sempre distinto per un timbro originale, ironico, controcorrente, un linguaggio crudo e uno stile sempre e comunque accattivante. Difficilmente classificabile, anche se per un periodo è stato associato al filone del pulp. Il suo eclettismo lo ha portato a scrivere anche per il cinema e il teatro. Dal suo La vita oscena (Einaudi, 2011) Renato De Maria ha tratto un film dal titolo omonimo.
La produzione di Nove è vasta: ha pubblicato per Mondadori, Crocetti, La nave di Teseo e Bompiani, per la quale quattro anni fa ha scritto Il professore di Viggiù (la cittadina in provincia di Varese dove è nato).
Va ricordata anche la vena poetica di Nove. Che aveva esordito nel 1989 con la raccolta poetica Tornando nel tuo sangue, a cura di Milo De Angelis (per le Edizioni del Leone), confermando il suo talento con Fuoco su Babilonia! (Crocetti, 2003) e con i quattro titoli per la collana bianca Einaudi. Nel 2020 ha pubblicato invece per Sperling & Kupfer la biografia di Franco Battiato. In questo periodo Nove è in Calabria, ospite di un amico che lo assiste durante la convalescenza.