il Fatto Quotidiano, 4 giugno 2022
Israele vuole mettere al bando la bandiera palestinese
In Israele è battaglia delle bandiere: quelle nemiche, ma soprattutto quella palestinese, saranno vietate nelle istituzioni finanziate dallo Stato se verrà definitivamente approvato il disegno di legge ora al vaglio della Knesset, Parlamento israeliano. Presentata dal parlamentare Eli Cohen, partito d’opposizione Likud, la norma deve ricevere ulteriori tre approvazioni tra gli scranni prima che diventi definitivamente legge, ma ieri, in lettura preliminare, ha già ottenuto 63 voti favorevoli, compreso quello del premier Naftali Bennet. Contrari alla modifica legislativa in 13: tra loro i membri della Lista araba unita, a cui Cohen ha intimato durante la sessione parlamentare di “andarsene a Gaza o Giordania”.
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Il sangue non ha mai smesso di scorrere a Gerusalemme. Solo una settimana fa il primo ministro, nel giorno della controversa “marcia delle bandiere israeliane” – dopo i violenti scontri avvenuti nella Città vecchia tra nazionalisti religiosi ebrei e palestinesi – ha dichiarato al quotidiano Times of Israel che “sventolare la bandiera d’Israele nella Capitale è ovvio e corretto”.
La lotta è per la terra e per i simboli. Sebbene la legge non esista ancora, l’esercito israeliano ha già cominciato le confische del vessillo arabo, “perché rappresenta l’unità e l’autodeterminazione del popolo palestinese, due cose che gli israeliani cercano di prevenire” ha detto Huslam Zomlot, ambasciatore palestinese nel Regno Unito e amico di Shireen Abu Aklehm, la storica reporter di Al Jazeera uccisa l’11 marzo dal fuoco dell’Idf, esercito israeliano, secondo quanto accertato da inchieste indipendenti. Durante i funerali della giornalista, due giorni dopo la morte, le divise israeliane hanno strappato le bandiere che avvolgevano la bara, lasciando ferite 33 persone che partecipavano alla marcia funebre. Vietate le bandiere anche a casa dei genitori della corrispondente di guerra: i soldati, riporta Al Jazeera, hanno strappato i vessilli nella loro casa mentre decine di palestinesi arrivavano a porgere le condoglianze alla famiglia.