Il Messaggero, 4 giugno 2022
A Maiorca un sardo muore travolto dall’auto della polizia
Il 36enne Mario Decandia, originario della Gallura, ha perso la vita a Palma di Maiorca, dove viveva stabilmente da 10 anni. È successo nella notte tra l’1 e il 2 giugno mentre stava rientrando a casa dopo aver finito il turno di lavoro in un ristorante della zona, in compagnia di un collega svizzero di 25 anni e una donna polacca 35enne. Decandia è stato investito da un’auto della polizia attorno a mezzanotte e 40 sul Passeig Sagrera, all’altezza del Consolat de Mar, dove ha sede il governo autonomo delle Baleari. Il 36enne e la donna polacca sono subito apparsi in grave condizioni al personale delle 4 ambulanze che si sono recate sul luogo dell’incidente e sono stati trasportati all’ospedale di Son Espases di Palma, mentre l’altro giovane, con un referto più lieve, è stato ricoverato nella Clínica Juaneda. Ma per Decandia non c’è stato nulla da fare e attorno alle 3 è morto.
La macchina della polizia era un veicolo relativamente nuovo, del 2020, al volante c’era un poliziotto con oltre 10 anni di servizio, con a fianco un giovane agente praticante. La pattuglia era stata chiamata a risolvere un’emergenza e, una volta imboccata la via principale, il conducente avrebbe perso il controllo del mezzo, investendo le tre persone che camminavano in zona pedonale.
Un testimone dice che l’auto viaggiava a forte velocità senza sirena. Ma la Policia Local di Palma assicura che i segnali luminosi erano accesi. Al conducente è stato fatto l’alcoltest che è risultato negativo. La strada sarebbe stata bagnata, anche se non si è certi che questa sia stata la causa dell’incidente.
I due agenti hanno fatto ricorso al servizio di attenzione psicologica, mentre il 25enne svizzero è cosciente ma in stato di choc per l’accaduto. La commissaria Antonia Barceló ha comunicato con la consigliera di Sicurezza Joana Maria Adroverdi di aver aperto un’indagine «seria e rigorosa», a partire dalla visione dei video delle telecamere di sicurezza della zona.
La famiglia Decandia è in contatto con il Consolato italiano a Barcellona e, tramite un legale, con le autorità giudiziarie.
Il gruppo di ristoranti Umami, dove lavorava il 36enne, ha decretato due giorni di lutto.