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 2022  maggio 31 Martedì calendario

La statua di Margaret Thatcher è stata imbrattata

Londra Non c’è pace per Margaret Thatcher. A quasi dieci anni dalla sua morte, la Lady di Ferro continua ad attizzare amori e odi: anche in effigie. Infatti è la sua statua che sta diventando bersaglio della furia polemica, e non solo, dei suoi detrattori.
Il monumento alla prima premier donna nella storia britannica è stato eretto, finalmente, il 15 maggio nella sua città natale, Grantham, nel Lincolnshire. Ma è subito diventato una calamita per chi considera «Maggie» l’origine di tutti i mali: subito dopo l’inaugurazione la statua è stata oggetto di un lancio di uova da parte di un uomo che si è identificato come Jeremy Webster, 59 anni, vice-direttore di un centro artistico locale. Il vandalo, che aveva postato una «chiamata alle armi» sui social media, è stato multato per 90 sterline (poco meno di 110 euro).
Lo scorso weekend il secondo episodio: la statua – che è costata 300 mila sterline (circa 350 mila euro) – è stata coperta di vernice rossa, mentre sulla barriera che la dovrebbe proteggere è stato dipinto il simbolo della falce e martello, tanto per non lasciare dubbi sulla matrice ideologica degli «attentatori».
E pensare che il monumento alla Thatcher era stato collocato nella sonnacchiosa Grantham proprio nella speranza che venisse lasciato in pace: il progetto originario avrebbe voluto vederlo a Londra, di fronte al Parlamento di Westminster, non lontano dalla statua di Winston Churchill. Ma poi si era deciso di cambiare location proprio nel timore che l’effigie venisse presa di mira dai contestatori: infatti in vista dell’inaugurazione nella capitale era spuntato un gruppo su Facebook che proponeva una «gara di lancio di uova». La pagina aveva raccolto ben 13 mila manifestazioni di interesse.
La figura della Lady di Ferro continua a rivelarsi divisiva in Gran Bretagna. I detrattori le rimproverano di essere all’origine di quel capitalismo selvaggio cui vengono imputati i mali della società contemporanea, per i suoi fan – concentrati nel partito conservatore – Maggie è la premier che ha invertito il declino della Gran Bretagna. Come dice uno dei protagonisti di «Industry», la serie tv ambientata nella City, quando indica come figure di ispirazione Gesù e la Thatcher: «Una è la ragione per cui noi tutti siamo qui, l’altro era un falegname».