ItaliaOggi, 31 maggio 2022
In Germania i cattolici hanno spodestato i protestanti
Dopo quattro anni, si celebra il Kath olikentag, letteralmente il giorno dei cattolici, ma all’incontro a Stoccarda (da mercoledì a domenica prossimi) sono arrivati in pochi, circa in 27mila mila. L’ultima volta, a Münster nel 2018, furono oltre il triplo, almeno 80mila. Al giorno d’apertura, quest’anno si sono ritrovati in seimila, e non si può dare la colpa al Covid. La Chiesa cattolica è in crisi, e non solo per gli scandali provocati dagli abusi sessuali dei sacerdoti, gestiti molto male, cercando di mettere a tacere.
In Italia si continua a credere che la Germania sia protestante, la patria di Lutero, ma non è più vero. I cattolici sono in maggioranza, la prima confessione, con 22,1 milioni, pari al 26,6%, nonostante la riunificazione nel 1990. La Germania Est era luterana, ma aveva anche la più alta percentuale di atei al mondo. I protestanti sono due milioni in meno. I cattolici sono aumentati grazie all’emigrazione, sono arrivati italiani, spagnoli, portoghesi e polacchi. Oggi, tre milioni e 600mila cattolici sono stranieri, anche se molti con doppio passaporto. Ma i figli non sono in genere osservanti come i genitori.
In realtà i tedeschi si allontanano dalle Chiese, oggi meno della metà è registrato come credente, e paga le tasse religiose, dal 6% all’8% in più. All’ufficio delle imposte si deve dichiarare di voler uscire dalla Chiesa, o di essere atei, ma la crisi non è dovuta soltanto a motivi fiscali. Nel 2010, l’anno in cui furono denunciati i primi abusi, occultati a lungo, uscirono dalla Chiesa cattolica in 200mila. E l’esodo è continuato, anno dopo anno: nel 2020 furono in 274mila. Le casse si svuotano.
Si fanno i conti con la crisi delle vocazioni: l’anno scorso sono stati ordinati appena 56 giovani sacerdoti. Nel Duemila erano il triplo. I preti sono 12.565, trent’anni fa erano 19.707. Sempre di meno e sempre più anziani. I cattolici diminuiscono anche a causa dell’età, sono sempre più i funerali che i battesimi: nel 2019, 159mila contro 234mila. Si calcola che nel 2030, i cattolici diminuiranno del 20%, fra trent’anni il calo sarà del 48%, si scenderà a poco più di dodici milioni di fedeli.
E a Stoccarda si è dovuto parlare anche delle entrate. Dal 2026, cominceranno a andare in pensione i fedeli degli anni del boom delle nascite. E quindi diminuiranno in modo drastico le entrate fiscali. Nel 2040, si calcola che possano scendere dell’80%. Come andare avanti?
Ancora più grave il distacco dei fedeli dalla Chiesa: alla domenica vanno a messa in poco più di due milioni, il 9%. Nel 1990 erano sei milioni e 200mila, quasi il 22%. Un terzo non ha più fiducia nella Chiesa, non segue il papa né i vescovi. Le donne sono in maggioranza, il 53%, ma protestano contro la discriminazione: chiedono di poter essere ordinate sacerdote, e di essere più coinvolte nella gestione delle parrocchie. Da tempo, le donne possono diventare pastore nella Chiesa di Lutero, e compensano in parte la crisi delle vocazioni. Appena il 9% dei fedeli è d’accordo sul controllo delle nascite, imposto dalla Chiesa di Roma, il 17% condivide la morale cattolica nei confronti degli omossessuali, il 19% la discriminazione delle donne, l’87% vorrebbe abolire il celibato dei sacerdoti. I pastori luterani si possono sposare.
Pochi fedeli, e sempre meno osservanti. E anche i vescovi sono sempre più insofferenti verso gli ordini che giungono da Roma. Papa Francesco non scalda il cuore dei tedeschi. Il distacco cominciò con Wojtyla, troppo duro, diciamo troppo polacco. Furono in pochi a festeggiarlo nella sua ultima visita in Germania, nel giugno del 1996.
Il 19 aprile 2005, all’elezione di Ratzinger la Bild Zeitung uscì con il titolo Wir sind Papst!, tutti noi siamo Papa. Ma aveva poco a che vedere con la fede: i tedeschi con Papa Benedetto sentirono che venivano liberati dal peso del passato. In agosto, il Papa tedesco giunse a Colonia, per la giornata mondiale della gioventù. Fu accolto da un milione di fedeli, e li ammonì: «Sono contro il consumismo, anche il consumismo della fede. Oggi siete bravi, ma dovreste esserlo ogni giorno».