il Fatto Quotidiano, 31 maggio 2022
Cento miliardi in spese militari per la Germania
La coalizione di governo e la Cdu hanno trovato un accordo per approvare i 100 miliardi di euro per le spese militari. La ministra della Difesa Christine Lambrecht ha espresso il suo apprezzamento, “finalmente potremo equipaggiare le nostre truppe come hanno urgente bisogno per garantire la difesa nazionale e dell’Alleanza”. I fondi dovranno essere stanziati a debito e la Costituzione tedesca non permette di superare lo 0,35% del Pil. Cento miliardi sono quasi il 3%. Per far passare questa eccezione l’esecutivo ha bisogno del voto favorevole di due terzi del Parlamento. L’annuncio dello stanziamento era stato fatto da Olaf Scholz due giorni dopo l’inizio dell’invasione russa. Da allora c’è stato un lungo tira e molla tra maggioranza e opposizione. Solo dieci giorni fa il leader dei conservatori, Friedrich Merz, ha chiesto le dimissioni della ministra della Difesa definendola inadatta a gestire i fondi in arrivo “se capisce qualcosa della questione, allora riesce bene a nasconderlo al pubblico”. Ci sono volute lunghe negoziazioni, ma i conservatori hanno dato l’assenso. L’accordo prevede che l’utilizzo dei fondi sarà spalmato fino al 2026, ma che una volta terminati il governo si impegnerà a mantenere una linea finanziaria adeguata per soddisfare le richieste della Nato. Il 2% del Pil non viene nominato, anche se le modalità scelte sembrano garantirlo. Per il 2022 il budget per la Difesa è di circa 50 miliardi, per raggiungere il 2% ne servono altri 20. Esattamente 100 distribuiti per i 5 anni fino al 2026. Sempre nell’accordo c’è la richiesta di una nuova procedura per accelerare le modalità di acquisizione di armi da parte dell’esercito tedesco. Questo però non renderà più veloce l’invio degli armamenti pesanti a Kiev. Infatti Lambrecht ha spiegato che per questi aiuti militari ci sarà bisogno di processi autorizzativi e di addestramento lunghi 40 giorni. I primi 15 carri armati promessi da Scholz a fine aprile, potrebbero arrivare in Ucraina a metà luglio e altri 15 nella seconda metà di agosto.