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 2022  maggio 30 Lunedì calendario

La vita di Liliana Segre diventa un fumetto

Dal giorno terribile in cui nel 1938, a otto anni, le fu comunicato che non poteva più andare a scuola. Fino al primo maggio del 1945, quando il comandante dell’ultimo lager in cui era stata prigioniera gettò a terra la pistola, ma lei decise di non raccoglierla e di non vendicarsi. L’illustratore Gianni Carino ha dato forma in una graphic novel alla testimonianza della senatrice a vita Liliana Segre, deportata a tredici anni e sopravvissuta ad Auschwitz. Una scelta per la vita, il titolo del fascicolo di ottantotto pagine, pubblicato dall’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) nella sua linea editoriale «I libri di Bulow» (introduzione di Gianfranco Pagliarulo, scaricabile gratuitamente in digitale da bulow.anpi.it, con copie cartacee che si possono richiedere nelle sedi Anpi).
Il lavoro è liberamente ispirato alle parole di Liliana Segre raccolte nel volume Ho scelto la vita. La mia ultima testimonianza pubblica sulla Shoah (Solferino, prefazione di Ferruccio de Bortoli), che contiene il discorso tenuto il 9 ottobre 2020 a Rondine (Arezzo): un ideale passaggio del testimone ai giovani, dopo che per trent’anni la senatrice ha parlato in centinaia di scuole, davanti a migliaia di studenti.
La volontà, come spiega Carino nella postfazione alla graphic novel, è ampliare attraverso l’uso di «un altro mezzo di comunicazione» il numero di destinatari della testimonianza: «Con l’aggiunta di immagini potrà essere accessibile anche a chi abitualmente non legge, che è un vastissimo pubblico». Inoltre, osserva, «la forza evocativa dell’illustrazione manuale invita il lettore a riflettere sul testo». «Una modalità quella del fumetto – osserva la stessa Liliana Segre in apertura del libro – che indubbiamente può favorire la diffusione, soprattutto fra i più giovani, di determinati contenuti di forte impatto, ma che è importante giungano alla più amplia platea di cittadini, in primo luogo appunto ragazze e ragazzi».