la Repubblica, 28 maggio 2022
Giovanni Soldini in lotta contro la plastica
Nel mondo della fantasia, c’è Corto Maltese, l’intrepido marinaio veneziano con l’orecchino, l’uomo che ha solcato tutti i mari. Nella realtà, c’è Giovanni S oldini, anche lui intrepido marinaio, anche lui con l’orecchino, anche lui esplor atore di tutti i mari: il più gr ande velista italiano e uno dei più gr andi in assoluto, vincitore delle più impor tanti gare internazionali, specialista delle tr aversate impossibili. Uno che ha fatto il giro del mondo in solitario, due volte. Che ha stabilito un record sulla storica rotta New York-S an Fr ancisco, 13.219 miglia nautiche, doppiando Capo Horn: in 47 giorni. Che ha un record anche sulla mitica Rotta del Tè, la S an Fr ancisco- Shangai. Che ha ridotto di ben cinque giorni il precedente primato nella Hong-Kong-Londra.
Ma facciamo un passo indietro per capire come si diventa il Cor to Maltese della vita reale. A di erenza dell’eroe a fumetti, Giovanni detto Gio non nascesull’acqua, bensì sulla terr aferma, a Milano, nel 1965, terzo glio di Adolfo S oldini, industriale tessile, e fr atello del regista Silvio e di Emanuele, direttore dell’Istituto Europeo di Design nel capoluogo lombardo. Adesso però vicino al mare ci abita: in una fr azione di S anto Stefano di Magr a, provincia di La Spezia, dove è diventato padre di quattro gli. Fin da ragazzo sente il richiamo delle onde: si appassiona alla vela, frequenta il club velico di Vittorio Malingri a Cayo Largo, sull’isola di Cuba, e a 16 anni compie la sua prima tr aversata dell’Atlantico. Da quel momento non si ferma più, l’acqua da passione si trasforma in sport e ragione d’essere, facendone un campione senza precedenti, per questo insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito nel 2004 dal presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
La vittoria più impor tante, a sentire lui, non è stata tagliando per primo il tr aguardo di una regata a lungo r aggio, bensì quando a metà anni Novanta, dur ante il giro del mondo a vela per navimgatori solitari, abbandona la gar a per salvare una concorrente e amica, Isabelle Autissier, la cui imbarcazione si er a rovesciata nel Pacico meridionale, rimasta in balia del mare per 24 ore prima che arrivasse Giovanni a ripescarla dai tti. Un gesto per il quale Soldini ha ricevuto la Legion d’Onore dalla Francia.
Quando nel 2018 l’ho incontr ato al termine della Hong-Kong-Londr a, la rotta dei clipper dell’Impero britannico, nei docks dove esiste ancor a il pub in cui andava a bere Dickens, aveva la barba lunga ed er a alquanto dimagrito perché, per andare più veloce, aveva deciso con l’equipaggio di limitare la quantità di cibo a bordo del Maser ati Multi 70, lo scafo con cui ha solcato 13 mila miglia dalla Cina al Tamigi. «In mare è Nettuno che comanda», disse Gio, capitano modesto oltre che cor aggioso, spiegando il successo anche con la for tuna: nel corso della navigazione si er a rotto il timone, poi il r adar, li avevano ripar ati, ma l’ultima notte, per poco un colpo di vento non ha rovesciato il catamar ano. Un solo dispiacere: «Abbiamo visto tanta plastica, troppa, a volte vere e proprie isole, la usiamo soltanto da cinquant’anni e ha già invaso tutti gli oceani, che tristezza». Poi un brindisi con una bottiglia magnum di champagne e un progr amma per il futuro: «Restare un po’ a terr a e ripar tire». Finché la barca va, lasciala andare.