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 2022  maggio 27 Venerdì calendario

Dare del calvo a Londra è molestia sessuale

Un tribunale del lavoro inglese ha recentemente decretato che chiamare un uomo «calvo» costituisce una forma di sex harassment, molestia sessuale, in quanto la calvizie è tipicamente associata ai maschi piuttosto che alle femmine.
La controversia legale è nata con un diverbio in fabbrica tra Mr. Tony Finn, un elettricista, e il suo supervisore, tale Jamie King, che aveva apostrofato l’operaio usando una malaparola associata per l’appunto al termine «calvo».
Il pool di giudici che ha sentito il caso ha ignorato l’oscenità, in fabbrica capita questo e altro, ma si è allarmato per il riferimento alla scarsa capigliatura, riconoscendo la condizione «evidentemente associata al sesso» e paragonando la circostanza alla condanna comminata a un uomo per avere commentato le dimensioni del seno di una donna, opinando che, alla stessa maniera, il commento «era stato pronunciato per ferire Mr. Finn» sulla base di una sua caratteristica legata al genere sessuale.
Il verdetto ha prodotto più ilarità che scandalo in Inghilterra, ma ora costituisce un «precedente» nella giurisprudenza del Paese e se ne sentirà ancora parlare.
Fa però nascere una questione: è così terribile essere calvi?
Il tema, naturalmente, è stato oggetto di studi scientifici. Una ricerca, The psychosocial impact of hair lossamong men: a multinational European study (L’impatto psicosociale della caduta dei capelli tra gli uomini: uno studio multinazionale europeo), ha rivelato che la perdita di capelli da parte degli uomini può impattare seriamente sull’autostima, soprattutto in ambito sociale.
Secondo un altro studio, The effects of hair loss in European men: a survey in four countries (Gli effetti della caduta dei capelli negli uomini europei: un’indagine in quattro Paesi), la calvizie però non impatta granché le prospettive professionali…
Certo, il sorridente Jeff Bezos, il fondatore di Amazon che appare nella foto qui pubblicata, probabilmente non perde molto tempo a pensarci su, forse perché troppo preso a essere tra gli uomini più ricchi del mondo, così come si può dubitare che anche gli ultimi tre chairmen della banca Goldman Sachs, tutti assolutamente pelati, abbiano perso troppo sonno per la loro condizione. Infatti, secondo il Medical Daily, «I calvi sono percepiti come leader più capaci, più forti e più alti». Qualche consolazione c’è...