ItaliaOggi, 24 maggio 2022
In Veneto si sono licenziate 66 mila persone
Il Nordest operoso e produttivo si è stancato. E si è preso una pausa dal lavoro. Tanto che in Veneto si parla di «grandi dimissioni», il fenomeno del licenziamento di massa registrato lo scorso marzo negli Stati Uniti, dove 4,5 milioni di americani hanno lasciato volontariamente la propria occupazione.
Anche i dati dell’ente regionale Veneto Lavoro sono sorprendenti: negli ultimi quattro mesi le persone che si sono licenziate sono state 66 mila, il 50% in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Al 30 aprile del 2022 i disoccupati iscritti ai centri per l’impiego del Veneto risultavano essere 279 mila. Strani numeri per una regione che insieme alla Lombardia rappresenta una delle maggiori locomotive economiche del Nord Italia.
Pare che il posto fisso dei veneti, ora, sia a casa. Senza agende, senza appuntamenti, senza telefonate. Insomma: senza lavoro. Perché? La risposta è ancora una volta da cercare negli Usa. Come ha scritto ItaliaOggi sabato 21 maggio, alcuni genitori americani, sin dal lockdown, hanno lasciato il loro impiego per prendersi cura dei figli piccoli. Altre ancora rimandavano il ritorno al lavoro perché sopravvivevano con le indennità di disoccupazione elargite dalla Casa Bianca all’inizio della crisi sanitaria.Quello dei sussidi statali non è certo il caso del Veneto, che è la regione italiana col più basso numero di richieste di reddito di cittadinanza. Secondo il direttore di Veneto Lavoro, Tiziano Barone, il fenomeno si può ricondurre «a una maggiore attenzione alla conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, soprattutto nei giovani».
Motivo per il quale il Veneto è alla disperata ricerca di camerieri per la stagione estiva. «Forse non ci si è resi conto che nel mercato del lavoro veneto, dal 2015 al 2022, mancano 165 mila giovani in età lavorativa tra i 20 e 29 anni», ha spiegato Barone. «Su 100 offerte di lavoro provenienti dalle imprese, il 50% sono di difficile reperimento. E di questo 50% la metà è dovuta al fattore demografico. Tradotto: mancano le persone. Inoltre stiamo assistendo a un fenomeno nuovo, non solo nel mondo del turismo: molti lavoratori lasciano il proprio posto».Qualcuno cerca una nuova occupazione.
Qualcun altro, invece, si dimette e basta. Sempre negli Usa la maggior parte delle persone preferisce lavorare da remoto.Tornando al Veneto, è stato rilevato anche un rallentamento nel mercato del lavoro. Ad aprile i posti occupazionali in più sono stati 13.700 a fronte dei 19 mila registrati nello stesso periodo del 2019. Sino al mese precedente, invece, l’andamento dell’occupazione era simile a quello pre-pandemia.Dati che aiuteranno a capire nel dettaglio che cosa sia successo al Nordest stakanovista.