La Stampa, 24 maggio 2022
Fedez e J-Ax parlano della loro pace
È un Fedez dimagrito ma felice quello che parla del concertone benefico «Love MI» il 28 giugno in piazza Duomo (e in diretta su Italia 1) con il «ritrovato amico» J-Ax. Naturalmente non mancano domande sulla sua salute . «Le mie condizioni non mi consentono di affrontare un tour, ma sono uomo fortunato – dice lui – è arrivato da poco il nuovo esame istologico e il mio tumore era molto raro, quello di Steve Jobs per capirci, su una classificazione in cancerogeno G1, G2 e G3 il mio era G1. Ebbene pare vada tutto bene. Mi hanno rimosso duodeno, cistifellea, pancreas e un pezzo di intestino ma sto facendo attività fisica, la mia ripresa è al 90% e questo, ve lo dico, significa "tanto culo". I medici dicono che non sono stati interessati i linfonodi, non ho micro metastasi e non devo fare chemioterapia. Oltre a questo ho scelto di intraprendere un percorso per curare la mente che, come ogni organo del corpo si mette a posto con gli psicofarmaci e rispetto a qualche anno fa è come se vedessi il mondo a colori».
Federico, la senatrice Liliana Segre ha chiesto a sua moglie Chiara Ferragni di visitare il Memoriale della Shoah per sensibilizzare i giovani sul tema olocausto. Pe r il Codacons è «inopportuno».
«Se la senatrice Segre me lo avesse chiesto sarei già andato e in verità non lo ha fatto. Avevo già contattato la senatrice in passato per intervenire al mio podcast "Muschio selvaggio" e non avevamo trovato un incastro ma quando ha fatto l’appello ho ribadito la mia disponibilità, dicendole di venire anche a Muschio Selvaggio per parlarne. Il podcast è uno strumento divulgativo importante e spero accadrà, anzi i suoi assistenti ci hanno detto che a settembre dovrebbe essere possibile. Sul Codacons... dopo la malattia ho rivalutato le mie priorità e a questo punto per quanto riguarda le cause con il Codacons ve lo dico: le voglio vincere tutte».
Fedez e J-Ax, dopo la «rottura» in passato siete di nuovo insieme. Come è successo?
JAx: «Che sia chiaro, questa reunion non è dipesa dalla sua malattia e non farà nascere una nuova canzone per l’estate, perché se accadrà sarà più in là nel tempo. La vita è una strana coincidenza, ci siamo rivisti il giorno in cui Federico ha scoperto di avere il tumore al pancreas, dopo esserci risentiti al telefono per sei ore e ci siamo detti tutto quello che si dovevamo dire ci siamo guardati l’uno con gli occhi dell’altro. Abbiamo vissuto anni di grande frenesia e due esaurimenti nervosi diagnosticati prima a lui e poi a me. Razionalmente ho scelto di riallacciare un’amicizia con Fedez perché se ci affidiamo all’insicurezza si va sull’odio. Credo alla nostra amicizia, scelgo di non essere una persona guidata dalla paura, dall’odio dal rancore e ho scelto Federico».
Fedez, con quel che ha passato, si sente un uomo nuovo?
«La pandemia ha risvegliato in me uno spirito diverso, so quali sono le motivazioni che mi spingono a fare questo, ho ildesiderio di muovermi per gli altri e non ho intenzione di fermarmi. Il concerto LoveMi è per la fondazione Tog, un centro riabilitativo per bambini con problematiche neurologiche complesse, un fiore all’occhiello non solo per l’Italia, ma per tutta l’Europa. Con la mia fondazione ZEDEF mi voglio impegnare per le periferie e ho già parecchi progetti da portare avanti. Sarà come un lascito al me stesso che vedo nello specchio».