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 2022  maggio 22 Domenica calendario

Magistrati, solo il 5,7% supera la prova scritta

Il concorso tanto atteso per 310 posti di magistrato ordinario (bandito nel 2019, era slittato per due anni causa Covid) si è rivelato un flop clamoroso. Solo 220 candidati su 3.797 – appena il 5,7% – hanno infatti superato la prova scritta e sono stati giudicati idonei a sostenere gli orali in programma il prossimo 27 giugno nella sede di via Arenula. Il pm milanese Luca Poniz, ex presidente dell’Anm e tra i componenti della commissione d’esame, dice che non c’è stata alcuna «severità predeterminata», e che l’altissima percentuale di bocciati è da ascriversi a strafalcioni di diritto ma anche di italiano. Oltre il 90% dei laureati in Giurisprudenza che ha sostenuto il concorso ha mostrato infatti «un livello non adeguato», «una grande povertà argomentativa e linguistica», elaborando «temi che molto spesso ricalcano schemi pre-confezionati, senza grande capacità di ragionamento, con scarsa originalità, poca conseguenzialità e in alcuni casi errori marchiani di concetto, di diritto, di grammatica. Trovare candidati del concorso in magistratura che non sanno andare a capo è un problema molto serio – chiosa Paniz —, io l’ho imparato in terza elementare». 
Il risultato è anche in caso di promozione di tutti i candidati attesi all’esame orale resteranno vuoti 90 posti. Un duro colpo, considerata la grave scopertura degli organici delle toghe. E proprio mentre gli uffici giudiziari sono chiamati a realizzare gli obiettivi del Pnrr: il taglio del 40% dei processi civili e del 25% di quelli penali.