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 2022  maggio 22 Domenica calendario


Biografia di Anthony Albanese (neo premier australiano)

Michele Farina, Corriere della Sera
Albo ce l’ha fatta: concepito in mezzo al mare, cresciuto con una mamma single in una casa popolare di Sidney, laburista dai vent’anni, eterno gregario nel partito e nel governo, a 59 anni Anthony Albanese detto Albo sarà il nuovo premier australiano, il primo ad avere nelle vene sangue italiano (di Barletta) e il primo di sinistra da quasi un decennio. «Il costruttore» ha spianato il sedicente «bulldozer» Scott Morrison, premier uscente e capo della coalizione conservatrice che guidava l’Australia dal 2013. Il Labor porta a casa 72 seggi, quattro meno della maggioranza assoluta alla Camera, con i partitini indipendenti chiamati a fare da alleati in un governo fulmineo: già domani, salvo imprevisti, Albo volerà a Tokyo per il vertice del Quad con Joe Biden e i leader di Giappone e India.
L’agenda con cui Albanese ha vinto le elezioni ha superato le sue proverbiali gaffe (si confonde con le cifre, non sa il tasso di disoccupazione): servizi per l’infanzia meno cari, dignitose case di cura per gli anziani, una commissione sulla corruzione, un taglio del 43% delle emissioni entro il 2030, l’aumento del 5% del salario minimo, un ruolo accresciuto delle popolazioni indigene nelle decisioni che le riguardano. «Mi sono messo in politica perché volevo dare un futuro migliore a mio figlio Nathan e a quelli come lui», ha ripetuto in campagna elettorale. Difensore della sanità pubblica e dei diritti della comunità LGBT, fervente repubblicano e appassionato tifoso di rugby, Albo vuole «riunire gli australiani». Nella notte della vittoria, sostenuto da Nathan e dalla nuova compagna Jodie (Albanese si è separato dalla moglie nel 2019 dopo 19 anni di matrimonio), il nuovo primo ministro ha ricordato la sua storia come prova che il «sogno australiano» non è al tramonto.
Albo non è un volto nuovo ma un veterano della politica. Nel 1996, a 33 anni, viene eletto nel consiglio comunale di Sidney. È stato ministro delle Infrastrutture nel 2007 sotto Kevin Rudd. Ha navigato nei meandri del Labor prima di prenderne le redini nel 2019. Si potrebbe seguire la sua carriera, gli spostamenti dalla sinistra al centro del partito. Ma è la sua vicenda personale, soprattutto per noi italiani, a colpire. L’ha detto lui stesso nel primo discorso da vincitore, ricordando la madre Maryanne: «Spero che il mio percorso nella vita possa ispirare gli australiani a credere che tutto è possibile».
Fino all’adolescenza Albo crede che il padre sia morto prima della sua nascita. A 14 anni la mamma gli racconta la verità. Lui è figlio di Carlo Albanese, un italiano di Barletta che lavorava come steward sulle navi. Nel marzo 1962 Carlo e Maryanne, australiana di origini irlandesi, si incontrano sul bastimento che da Sidney porta a Southampton. A terra si perdono di vista. Lei torna in Australia e scopre di essere incinta. Carlo a Barletta è già impegnato, Maryanne decide di crescere il figlio e di dargli il cognome del padre.
Dopo la morte della madre nel 2002, Albo decide di andare alla ricerca di Carlo. Attraverso la compagnia marittima dove lui lavorava, risale a un indirizzo in Puglia. Scrive una lettera, risponde un avvocato di Barletta. È il primo contatto. Nel 2009 il primo incontro: Anthony viene in Italia per conoscere il papà (e i suoi due fratelli). Tornerà quattro anni dopo, per l’ultimo saluto. Carlo Albanese muore di cancro nel 2014. 
Vite che si sfiorano per un giorno, dopo tanto tempo. Di italiano Albo non ha che il nome. Negli ultimi anni molto è cambiato nella sua vita: dieta, guardaroba, amore, il barboncino Toto. D’ora in poi gli australiani lo giudicheranno sul rispetto delle promesse elettorali, su come tratterà la ferita diplomatica con la Cina. Ma lontano, cioè qui, noi ci soffermiamo sulla storia di un papà di Barletta ritenuto morto, su un figlio sereno che ha superato il rancore.

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Federica Di Benedetto, la Repubblica
Il castello di Barletta è tra i ricordi più belli che il nuovo primo ministro australiano conserva di suo padre Carlo. Anthony Albanese l’ha ritrovato qui nel 2011. Quel cognome segna un legame indissolubile tra la città pugliese e il leader laburista, che aveva 15 anni quando scoprì che suo padre in realtà non era morto. Quello della relazione con sua madre, Maryanne Ellery, interrotta perché Carlo era già fidanzato con una donna di Barletta, era un segreto che la signora aveva custodito gelosamente e che Albanese non ha voluto svelare a nessuno sino al 2002, quando, dopo la morte di sua madre, decise di avviare le ricerche. E così partendo da una foto che ritraeva Maryanne sulla nave da crociera Fairsky, in viaggio da Sydneya Londra, dove conobbe Carlo, Anthony Albanese contattò la compagnia di crociere Carnival, sperando di ottenere informazioni sul marinaio italiano che lavorava a bordo della nave. Negli archivi della compagnia erano ancora conservati i dati e, dopo aver informato l’ambasciata australiana a Roma, Albanese riuscì finalmente a conoscere suo padre Carlo.
Nel 2011 lo incontra proprio a Barletta assieme a suo figlio Nathan e alla moglie, recuperando quel rapporto interrotto, poi, nel 2014, quando suo padre è stato stroncato dal cancro. Ma il rapporto con la famiglia barlettana, che ancora vive nella città pugliese, resta. «Anthony è mio fratello — dice Ruggiero Albanese, figlio di Carlo — e siamo tutti felici per questo suo traguardo. Ricevere questa notizia è stato davvero bello per noi».