Corriere della Sera, 22 maggio 2022
Napolitano operato all’addome, prognosi riservata
«Il presidente sta bene ed ha superato l’intervento. Le sue condizioni sono compatibili con quelle di un paziente della sua età». Così, ieri, Giuseppe Maria Ettorre, il chirurgo a capo dell’equipe che ha operato due giorni fa all’ospedale Inmi Spallanzani di Roma il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, 96 anni. Un’operazione «all’addome» programmata da tempo, ha spiegato il professor Ettorre. Il direttore generale dello Spallanzani, Francesco Vaia, ha aggiunto che l’intervento, condotto con tecnica mininvasiva, è «perfettamente riuscito» e non è correlato comunque ad alcuna patologia di tipo virale. Le condizioni post-operatorie al momento non destano preoccupazione. «Attualmente – fanno sapere dallo Spallanzani – il paziente è ricoverato presso la terapia intensiva. Il presidente è sveglio e il quadro clinico è stazionario. Ma la prognosi resta riservata».
«Auguri al nostro presidente Napolitano, con grande affetto da tutti noi», è stato il tweet caloroso del presidente di Italia viva e vicepresidente della Camera, Ettore Rosato, rivolto all’undicesimo presidente della Repubblica italiana e primo nella storia del nostro Paese ad essere stato eletto per un secondo mandato. Salito al Colle il 15 maggio 2006, Napolitano vi restò infatti oltre il settennato, dando la sua disponibilità alla riconferma, visto lo stallo tra i partiti dopo le elezioni e la difficoltà insuperabile di trovare un altro candidato. Il 22 aprile del 2013, alle ore 17, prestò così il nuovo giuramento restando al Quirinale fino al 14 gennaio 2015, il giorno in cui rassegnò le dimissioni che aveva preannunciato nell’ultimo messaggio di fine anno (il 31 dicembre 2014), dovute alle difficoltà legate all’età (compirà 97 anni il prossimo 29 giugno).
Malgrado gli acciacchi, però, il presidente emerito continua a seguire sempre da vicino la vita delle istituzioni. Ebbe un grande valore simbolico, il 16 febbraio di un anno fa, il messaggio che volle inviare alla vigilia del voto di fiducia a Palazzo Madama per il nuovo esecutivo di Mario Draghi: «Non potendo essere presente al dibattito sulla fiducia per ragioni di salute – scrisse il senatore a vita Giorgio Napolitano – desidero esprimere il mio convinto sostegno alla scelta del presidente Mattarella per un governo presieduto da Mario Draghi e sostenuto con intento unitario da un ampio arco di forze politiche». Parole che valsero assai più di un voto.