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 2022  maggio 21 Sabato calendario

Processo Heard-Depp, se la star diventa l’avvocato

«Johnny Depp contro Amber Heard» non verrà ricordato soltanto come un processo per diffamazione ma come un grande film, uno dei più grandi della carriera di Depp, un successo globale gigantesco: la diretta in streaming su YouTube, gli «highlights» come per le partite di calcio che in un quarto d’ora sintetizzano la giornata, una quantità di interazioni sui social media che ha cancellato la guerra in Ucraina, l’inflazione-record, il Covid, l’aborto che presto tornerà illegale negli Usa, la difficoltosa scalata a Twitter di Elon Musk, i guai di Joe Biden.
Toccherà a politologi, massmediologi e sociologi decifrare la differenza enorme tra l’engagement del processo Depp-Heard e le altre drammatiche vicende dell’attualità: resta un fatto, è difficile non restare ipnotizzati dal dibattimento che per una volta mostra la realtà dietro la spessa cortina di ottime e abbondanti agenzie di pubbliche relazioni che gestiscono l’immagine dei divi di Hollywood: «Depp contro Heard» conferma tutto quello (di male) che milioni di persone hanno sospettato sullo star system (c’è anche la docuserie: «Johnny Depp contro Amber Heard – Il processo», adesso su Discovery+ solo per gli abbonati, da mercoledì 25 maggio in prima serata sul canale Nove).
Nel 2018 Heard aveva pubblicato un editoriale sul Washington Post definendosi vittima di «abusi sessuali». Lui ha fatto causa, chiede 50 milioni di dollari come risarcimento danni, l’ex moglie ha risposto con un’altra causa nella quale ne pretende 100.
È lo show degli avvocati: la star è la 36enne avvocata di Depp, Camille Vasquez dell’ottimo (e costosissimo, sui mille dollari l’ora) studio Brown Rudnick di Los Angeles, che ha più volte messo nell’angolo Heard, facendola cadere in contraddizione e minando la pietra angolare del processo, cioè la fiducia della giuria nelle sue accuse. Vasquez con tono freddamente clinico ha passato giorni di contro-interrogatorio seminando dubbi sulla credibilità dell’attrice, e accusandola di essersi inventata non soltanto i racconti delle percosse ma anche di aver falsificato le fotografie usate come prova.
Qualche esempio di Vasquez (i social le attribuiscono una relazione con Depp in base alla foto del loro abbraccio in aula, lei interrogata fuori dall’aula non ha risposto) in azione: Heard dice che una volta lui le ruppe il naso, le spaccò il labbro e le fece gli occhi neri. Vasquez le mostra fotografie e immagini della sua ospitata a un popolare talk show, 24 ore dopo. «Non vedo ferite, può indicarle alla giuria?», sibila. Heard arranca, e spiega che ha ottimi truccatori. C’è una foto di un tavolo dove Depp avrebbe sniffato cocaina. «Non vedo la cocaina». Heard cade nella trappola: «Con tutto il rispetto, non so se sa come funziona. Quando sniffi cocaina ti entra nel naso». «Vedo anche un applicatore di assorbenti interni. Appartiene al signor Depp?», ribatte Vasquez senza pietà. Heard peggiora la situazione: «Serve per sniffare, credo che mia sorella gli abbia insegnato a usarlo». Vasquez: «Il portacenere è pulito. Mr Depp è un forte fumatore». E ancora: «Perché ha scattato le foto e le ha subito mandate a un suo amico?... Nel 2018 ha promesso i 7 milioni di dollari ricevuti per il divorzio a due associazioni benefiche. Li ha versati?». «Non ancora».
E così via, creando un film parallelo a quello di Depp aggressore, quello di Heard «Gone Girl» che fabbrica prove a carico del marito, con il sangue dal naso delle fotografie che in realtà è smalto per unghie rosso sangue.
Non c’è partita con gli avvocati di Heard – Benjamin Rottenborn, Adam Nadelhaft e Elaine Bredehoft – che hanno fatto una serie impressionante di gaffes, la più famosa quella di Nadelhaft che si rende conto che una sua domanda gli si ritorcerà contro e fa un’obiezione a se stesso, lasciando allibita la povera giudice Penney Azcarate seppellita di solito dalle obiezioni a raffica del team di Depp, bravissimo a spezzare il ritmo del dibattimento quando le cose buttano male (Bredehoft almeno sa fare una buona imitazione del tono di voce baritonale di Depp, che ha fatto sorridere perfino l’attore).