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 2022  maggio 21 Sabato calendario

Api, l’organo sessuale aggiunto del pianeta Terra

Il 20 maggio, ieri, era la giornata mondiale delle api, e se è ormai noto che le giornate mondiali non servono a niente, le api servono invece a tantissimo. Al pari degli altri insetti impollinatori le api sono – mi si passi la licenza poetica – una specie di organo sessuale aggiunto del pianeta Terra: senza di loro miliardi di piante non potrebbero riprodursi. Una Terra senza api sarebbe una Terra senza eros.
È ormai ampiamente documentato che le api, in molte parti del mondo, sono in seria difficoltà a causa dell’abuso di chimica in agricoltura (a scopo antiparassitario e selettivo) e della conseguente riduzione della biodiversità. Concetto, quest’ultimo, che andrebbe colto nella sua semplice, drammatica evidenza scientifica: se in uno stesso ambiente convivono molte specie animali e vegetali, quel luogo è più sano, più equilibrato, più protetto. Se le specie si riducono a una sola per decisione dell’uomo (si chiama monocoltura intensiva), quell’ambiente è molto profittevole (per alcuni uomini) nel breve periodo, ma sequestrato alla natura e destinato, nel tempo, a una probabile sterilità. Dove le api trovavano molti fiori diversi, e prosperavano, ne trovano, se va bene, uno solo. Non sempre mellifero, che vuol dire non sempre interessante da visitare.
Scusandomi per il riassunto forse semplicistico di una faccenda molto complicata, la morale che ne traggo è questa: i tempi dell’uomo e i tempi delle api non sono gli stessi. L’uomo ha fretta, le api no. Sarà difficile trovare una sintesi tra le due concezioni del mondo, ma se non la troviamo le api sopravvivranno, l’uomo no.