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 2022  maggio 20 Venerdì calendario

Blackout, il lavoro ibrido mette in crisi l’India

Il lavoro ibrido, con lo zampino del clima, mette in crisi il sistema elettrico indiano. Il caldo anomalo di queste settimane spinge ad aumentare l’aria condizionata mentre le persone lavorano da casa, parallelamente, però, uffici e fabbriche stanno tornando alla normalità dopo le restrizioni della pandemia... Un cocktail inedito, che rivoluziona i modelli di domanda energetica e che sta portando, come racconta l’agenzia Reuters, ai blackout ripetuti, mai visti da tanti anni a questa parte.

Se tradizionalmente il picco della domanda energetica arrivava a tarda sera, quando le persone tornavano dal lavoro e azionavano gli elettrodomestici e i condizionatori, ora il momento di massima richiesta di elettricità si è spostato al pomeriggio, proprio quando le temperature sono quasi infernali. Secondo i dati del governo, il paese guidato da Narenda Modi sta registrando consumi domestici da record, oltre che un aumento della richiesta industriale.
L’incessante domanda diurna nel terzo mercato energetico mondiale significa che le utility non sono state in grado di ridurre la produzione anche durante i periodi di picco della fornitura di energia solare, mettendo ulteriormente a dura prova le reti già sopraffatte a causa dell’ondata di caldo torrido che ha colpito l’Asia meridionale. Per rispondere a questa domanda in crescita i produttori di energia indiani hanno dovuto far ricorso a un prelievo più importante delle scorte di carbone, che ora sono sottodimensionate prima della parte più calda dell’anno. Gli approvvigionamenti, ricorda la Reuters, arrivano a singhiozzo a causa della carenza di vagoni ferroviari.
«Sebbene lo smartworking abbia ottenuto una maggiore accettazione sociale, gli uffici sono aperti anche in tutta l’India, il che ha portato a una combinazione di una maggiore domanda interna e commerciale», ha affermato Prabhajit Kumar Sarkar, a.d. di Power Exchange India. E da Posoco, l’operatore nazionale della rete elettrica, confermano che la cultura del lavoro ibrido sta sicuramente causando un forte picco durante le ore pomeridiane. Gli esperti del settore affermano che il governo indiano potrebbe prendere in considerazione misure come tariffe variabili per disincentivare l’uso diurno e alleviare così la crisi energetica.
La produzione totale di energia dell’India nei primi quattro mesi del 2022 è aumentata in media del 6,1% rispetto all’anno precedente e del 24,3% rispetto ai livelli del 2020, quando si era in piena pandemia, secondo i dati Posoco. Ma ad aprile, con l’inizio dell’ondata di caldo, la produzione media di energia elettrica è aumentata dell’11,9% rispetto al 2021 e del 56,8% rispetto al 2020. Anche durante la notte la domanda di energia rimane elevata.
«C’è una chiara probabilità di continue interruzioni di corrente a causa delle attuali condizioni di calore», ha affermato Rajiv Agarwal, segretario generale dell’Indian Captive Power Producers Association. Anche perché secondo le stime la domanda elettrica quest’anno dovrebbe aumentare al ritmo più veloce degli ultimi 38 anni.