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 2022  gennaio 25 Martedì calendario

Reporter turca in cella per un proverbio

Arrestata a causa di un proverbio. Succede in Turchia alla giornalista Sedef Kabas. L’accusa è «insulto al presidente della Repubblica», Recep Tayyip Erdogan. La giornalista televisiva ha la colpa di aver recitato durante un programma sulla tv turca il seguente proverbio circasso: «Quando il bestiame entra a palazzo, non diventa re; il palazzo diventa un fienile». La reporter lo ha postato anche sul suo account Instagram, sostituendo la parola «bestiame» con «bue». Sabato notte, la polizia ha fatto irruzione in casa sua e l’ha arrestata. Le sue parole sono state ricondotte al presidente Erdogan e al lussuoso palazzo presidenziale costruito a spese dei contribuenti. Adesso si trova nel carcere femminile nel quartiere di Bakirkoy. Secondo la legge turca, rischia fino a quattro anni di reclusione. A dare l’annuncio del suo arresto è stata Tele1, l’emittente dove lavora Sedef Kabas. La giornalista ieri ha ricevuto una visita del suo avvocato, Ugur Poyraz, che l’ha definita «serena e di buon umore», sottolineando che tale stato d’animo le deriva dalla consapevolezza di non avere fatto niente di male.
Il suo arresto ha provocato un’ondata di indignazione da parte di colleghi e intellettuali, ma anche da parte di tanta gente comune, che ha appreso la notizia dai suoi social dove Kabas ha un seguito di 900mila persone. Dal 2014, anno in cui Recep Tayyip Erdogan è diventato presidente per la prima volta, i giornalisti che hanno avuto problemi con la giustizia sono stati a decine. Il capo dello Stato si è rivelato particolarmente implacabile e intollerante a qualsiasi tipo di critica o satira da quando riveste la prima carica della Repubblica. Questo in un Paese, la Turchia, che da anni ha già seri problemi per quando riguarda il rispetto dei diritti fondamentali e la libertà di espressione sono stati progressivamente repressi. Nel solo 2021, 31 reporter sono stati arrestati e altri 105 hanno subito violenze o minacce.