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 2022  gennaio 20 Giovedì calendario

Intervista a Gianni Morandi

Caro Gianni Morandi, cosa le ricorda la data del 5 luglio ’71?La mia notte più buia. Ancora la sogno.
Lei al Vigorelli, prima dei Led Zeppelin.
Quel pazzo di Radaelli, organizzatore del Cantagiro, invitava le star mondiali a ogni tappa. Temevo l’impatto dei Led Zeppelin.
Le tirarono di tutto.
Zolle, pomodori. Si esibivano pure Dalla, Milva, New Trolls, i Vianella. Radaelli sentiva il boato dei rocchettari, li credeva entusiasti. Cantai C’era un ragazzo, ma non bastò.
Andò in crisi.
Non erano più gli anni spensierati del boom, i Settanta sarebbero stati tragici. Ci misi un decennio per tornare in sella. Mogol, che aveva rotto con Battisti, mi volle nella Nazionale Cantanti. Parlavamo di pallone. Mi fece: ‘Tu non canti più?’.
E ricominciò.
Ci vuole culo, nella vita. Agli esordi, il mio manager, un arbitro di pugilato, invece di portarmi a Milano mi condusse a Roma. Provini di fronte a Morricone, Bacalov. Poi la fortuna devi sapertela mantenere.
Il primo 45 giri nel ’62, sessant’anni fa.
Andavo a cento all’ora. Negli stessi giorni esordivano i Beatles con Love me do. Loro si presero il mondo, io Monghidoro.
Via, ha resistito bene. Anche alle fiamme.
Altri sette secondi e sarei morto. Non avevo colto la gravità dell’incidente. Pensavo di cavarmela con le pomate. Mia moglie Anna chiamò l’ambulanza. Tre settimane al Bufalini di Cesena. Dove ho visto persone che stavano molto peggio.
La chiamò Jovanotti.
Mi disse: ‘Se vuoi, ho una canzone nel cassetto per te, dovevo cantarla io ma…’. Era L’allegria.
Il vostro secondo step è Apri tutte le porte, in gara a Sanremo.
Un inno di ottimismo. Molti ci vedono una spruzzata retrò, l’arrangiamento è di Mousse T, quello di Sex Bomb. Lorenzo ha creato un’atmosfera Motown, echi di Wilson Pickett. Amo sia un pezzo ritmato, di quelli melodici sanremesi ne ho fatti a palate. Devo solo ricantarmela mille volte prima dell’Ariston. Lorenzo ha messo mille incroci di parole nel testo.
(Morandi videochiama Jovanotti, che rivela di faticare affrontando le salite in bici per la fiacchezza post-Covid. Jovanotti: “E tu Gianni, ce la fai a suonare la chitarra? Come sta la mano?”. M: “Meglio. Provo con tre dita. Mi confronto con Nek, ha avuto anche lui un infortunio e ancora non ce la fa, ma riesce con il basso”. J: “Gaber usava tre dita. E Django Reinhardt due. Vidi un giamaicano, One Finger, aveva una chitarra con una corda sola, ci fece ballare tutti”. M: “Potrei fare un Tre Dita tour. Se Baglioni è alle prese con il suo Dieci Dita…”).
Voi due sarete insieme al Festival, per una sera?
M: Non possiamo annunciare i duetti, lo farà Amadeus. Per la cover penso a un medley dai 60 ai 90, con un mio classico in mezzo.
J: Non era scontato che Ama prendesse la nostra canzone. È stato Gianni a voler andare in gara, dopo avermi spinto a finire la bozza (Si congeda).
Morandi, perché in concorso?
È più emozionante. I big italiani dovrebbero andare, non solo da ospiti in promozione. Venditti, De Gregori. Da direttore artistico mi inginocchiai per convincere Vecchioni, che vinse. Convinsi Dalla per Carone, Battiato a dirigere l’orchestra per Luca Madonia…
Ha rischiato la squalifica per uno spoiler su Instagram.
Ho sbagliato. Mi ha salvato il precedente di Fedez che poi mi ha chiamato: “Ti serve un social manager?”.
Ieri lei ha ripreso l’attività live dal Duse di Bologna.
Avevamo interrotto il tour a inizio pandemia, pensavamo di star fermi tre settimane, sono passati due anni. Stiamo recuperando le date, c’è il tutto esaurito, abbiamo aggiunto uno show il 17 febbraio. Non canterò con la mascherina. Con la FFp2 non si capirebbe niente. Amo il Duse. Il teatro dove nel ’64 debuttò Dalla. Mamma Jole lo aveva portato, c’era la compagnia di Elsa Merlini, Lucio doveva dire una battuta. Chissà come si celebrerà il decennale della scomparsa. Andrò alla messa in suo ricordo.
L’autore della canzone che dà il titolo al recital, Stasera gioco in casa, è suo nipote Paolo Antonacci, figlio di Biagio.
Che ha anche scritto Sesso occasionale, con cui Tananai sarà a Sanremo. Nonno e nipote rivali.
Il suo vero avversario è Ranieri.
Se arrivasse primo e io secondo ci metterei la firma. Ma anche da ultimo non rischierò la carriera. Spero solo che la canzone piaccia.
Da Sanremo al Colle: una donna Capo dello Stato?
Sarebbe una gran cosa. Cartabia, Casellati, Moratti…