Anteprima, 11 ottobre 2021
Tags : Fuller Goldsmith
Biografia di Fuller Goldsmith
Fuller Goldsmith (2002-2021). Personaggio televisivo americano. Concorrente di Top Chef Junior e Choppen Junior, due programmi di cucina. Gli era stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta quando aveva solo tre anni. Era riuscito a sopravvivere al cancro quattro volte. Avrebbe compiuto diciott’anni domenica prossima.
•
Abdul Qadeer Khan (1936-2021). Ingegnere. Considerato il padre della bomba nucleare del Pakistan. «Era nato a Bhopal in India, e cinque anni dopo la divisione del paese nel 1947 con la creazione di quello che al tempo si chiamava Pakistan orientale aveva raggiunto i fratelli maggiori a Karachi, dove si laureò in fisica e scienze metallurgiche. Una borsa di studio lo portò a proseguire gli studi in Germania e a terminarli in Olanda, dove iniziò a lavorare in una centrale dedicata all’arricchimento dell’uranio. Quando l’India annunciò di essere in possesso della bomba atomica nel 1974, la voce di Khan, il quale premeva per dotare il suo paese di una simile arma, fu ascoltata dal primo ministro pachistano Zulfikar Ali Bhutto, che lo convocò per un colloquio. Khan chiese di sostituire il materiale fissile oggetto degli studi di arricchimento già in corso in Pakistan dal plutonio all’uranio. La sua idea fu accettata, e il giovane studioso lasciò l’Olanda con la borsa piena di segreti nucleari che aveva appreso in quel paese, e che trasferì clandestinamente per lanciare la nuova ricerca nel suo paese adottivo. Allo stesso modo importò illegalmente dall’Olanda tra il 1977 e il 1981 l’uranio e altri materiali necessari al compimento del progetto. I servizi degli Stati Uniti scoprirono presto l’attività in corso, ma non riuscirono a fermarla. A partire dal 1985 il legislativo di Washington richiese che il presidente in carica alla Casa Bianca certificasse ogni anno lo stato del Pakistan come una potenza non nucleare. Solo cinque anni dopo George H. Bush fu costretto ad ammettere che non era più in grado di dare una simile garanzia, e l’esplosione di un ordigno atomico quattro anni dopo, in risposta ad un simile esperimento effettuato in India, diede al mondo la conferma definitiva del risultato raggiunto ad Islamabad» [Pompetti, Mess]. Nel gennaio del 2004, aveva confessato di essere coinvolto in una rete di contrabbando internazionale che trafficava tecnologia nucleare con la Libia e la Corea del Nord. Un mese dopo l’allora presidente pakistano Pervez Musharraf lo aveva perdonato. Morto per Covid. Il suo corpo riposerà nella moschea Faisal di Islamabad, la più grande dell’Asia meridionale.