il Fatto Quotidiano, 13 ottobre 2021
Il ritorno di Loreena McKennitt
“Trent’anni sembrano un tempo lungo, non importa come lo si misuri”, afferma la cantautrice canadese Loreena McKennitt, parlando del suo disco The Visit, che a tre decadi dalla pubblicazione viene riproposto in un cofanetto versione deluxe, con quattro Cd e un disco Blu-ray audio e un libretto illustrato di 32 pagine. “Guardando al passato come a un’immagine possiamo vedere com’è stato quel periodo nel suo contesto. Tante persone mi hanno detto come questo disco sia diventato una specie di colonna sonora per le loro vite nel periodo in cui è stato pubblicato nei primi anni Novanta”.
Originale, McKennitt, lo è stata sin dall’inizio: nel tempo, poi, è divenuta una autentica icona della musica celtica, con oltre 14 milioni di album venduti in tutto il mondo, vincendo dischi d’oro, di platino e multi-platino in 15 Paesi di quattro continenti. All’inizio degli anni Novanta, con il suo stile peculiare caratterizzato da una voce da soprano particolarmente acuta e duttile, si impone all’attenzione del grande pubblico.
Eppure, Loreena, che oggi è una splendida 64enne dai modi estremamente gentili, da bambina mai avrebbe pensato che sarebbe diventata una musicista: “Non avevo alcuna intenzione di entrare nel mondo della musica, infatti ho sempre desiderato essere una veterinaria. Ritengo, piuttosto, che sia stata la musica a scegliermi. Da adolescente provavo un certo interesse per la musica folk, ascoltavo con assiduità Simon & Garfunkel e Joni Mitchell, poi alla fine degli anni Settanta entrai in contatto con la musica celtica e subito mi resi conto che c’era qualcosa di incredibilmente interessante mi spingeva a entrare a farne parte. Ovviamente non osavo neanche sfiorare il pensiero che potessi ricavarne addirittura una carriera professionale”.
Nell’autunno del 2019, Loreena ha deciso di prendersi una pausa dalla sua carriera musicale per poter dedicare più tempo e attenzione a tematiche civili e al cambiamento climatico, sostenendo anche leggi per la protezione dei diritti degli artisti e incoraggiando il pubblico a comprare la musica direttamente dall’artista quando possibile. Ora, dopo questa ripubblicazione di The Visit – The Definitive Edition, un disco che quando uscì nel 1992 segnò un punto di svolta nella carriera dell’artista, in quanto in esso annetté al suo bagaglio compositivo ed esecutivo elementi di World Music e tinte esotiche, scelta che le valse le prime ovazioni internazionali, si spera che l’artista canadese possa rimettersi in viaggio, quel viaggio grazie al quale è riuscita a dare vita a dischi di raffinata bellezza.