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 2021  ottobre 13 Mercoledì calendario

Periscopio

Diciamoci la verità, i matrimoni sono allucinanti e, come tutte le cose spaventose, sono perfetti per la televisione. Costantino Della Gherardesca è il nuovo conduttore di «Quattro matrimoni» Sky.

Mentire è uno strumento della politica, lo è sempre stato. Oggi è soltanto più visibile per effetto della televisione o di Internet. Werner Herzog, regista di Fitzcarraldo (Gabriele Romagnoli). La Stampa.
Arriviamo al 6 luglio, il giorno del mio compleanno, con Lupi che tira fuori questa mia dichiarazione in cui lo definisco “chierichetto affarista”. Molto risentito, lui pone la questione “o lui o io”. D’improvviso tutti si scoprono d’accordo sul fatto che non potevo più fare il vice. Sono sparito dal ticket per colpa di una battuta sul conto di uno che col suo partito ha preso 8 mila voti. Da quel giorno ho fatto solo da spettatore. Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano. (Andrea Senesi). Corsera.
Fossi al posto di Salvini e Meloni non ci penserei due volte, devono correre a fare subito la federazione con Forza Italia. Ne hanno bisogno come il pane se vogliono uscire dall’angolo. Devono federarsi con una forza moderata e ben vista in Europa. Giuliano Urbani, politologo, tra i fondatori di Forza Italia, più volte ministro nei governi Berlusconi (Alessandra Ricciardi). ItaliaOggi.

A febbraio, con l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, salteranno gli equilibri tra e dentro i partiti, partendo proprio dal Pd di Letta. Nessuna delle due anime è in grado di far eleggere in autonomia il successore di Mattarella a meno che i “laboriosi Zampetti” del Quirinale non convincano il Presidente a restare, magari anche con il voto di Fratelli d’Italia. Ma i malumori, soprattutto tra i giuristi, crescono, e il siciliano silente ne è consapevole, tanto che punta su Marta Cartabia che confermerebbe tutti i suoi. Luigi Bisignani. Il Tempo.
Enrico Letta si è immediatamente e solamente trincerato nel perimetro del rapporto esclusivo con Conte (e Leu di D’Alema). È mancata una qualsiasi iniziativa positiva verso il centro-sinistra alla sua destra: Renzi, Calenda e Bonino. Di certo dal Nazareno, in questi mesi, non c’è mai stata una polemica verso i cinquestelle: un appiattimento che ha provocato una visibile differenziazione in seno al partito in particolare sulla giustizia, con non solo Gori ma anche Goffredo Bettini, l’ideologo dell’alleanza Pd-M5s, che firmano i referendum sulla giustizia. Ugo Finetti. ItaliaOggi.

Il declino dei 5 Stelle è ormai evidente. Quando un movimento nato all’insegna del Vaffa va al governo, quando una forza antisistema diventa sistema, inevitabilmente perde consenso. Inoltre, la sua forza era prendere voti sia di qua sia di là; nel momento in cui ha scelto di allearsi con la destra leghista, si è alienato una parte dell’elettorato; e lo stesso accade adesso che Grillo si è avvicinato al Pd. Nel movimento convivono tre linee diverse: quella di Conte, ormai legato all’alleanza con i democratici; quella di Di Maio, che nella prossima legislatura non avrebbe problemi a tornare con la destra; e quella di Raggi-Di Battista, nostalgici della purezza delle origini e apertamente ostili all’idea di costruire un nuovo centrosinistra. Detestano Renzi e Calenda, ma fanno il loro gioco: perché anche Renzi e Calenda vorrebbero separare grillini e lettiani. Aldo Cazzullo. Corsera.
Vito Crimi da sottosegretario all’editoria prese una posizione inconsuetamente dura verso i giornalisti («un branco di deficienti e puttane che non vogliono lavorare, li odio»). Poi ha presentato un referendum per uscire dall’euro di cui è oggi un fiero sostenitore; poi gli insulti a un passante in camicia verde scambiato per leghista, poi i pisolini in aula come capogruppo al Senato. Francesco Specchia. Libero.

I Grünen (i verdi) e l’Spd (socialisti tedeschi) sono d?accordo sulla politica fiscale: aumento delle tasse per finanziare investimenti sul clima, e per aumentare le pensioni più basse e gli assegni sociali. L’Spd ha in programma anche una stangata sui ricchi, vecchia idea mai realizzata negli otto anni della Große Koalition con Angela Merkel. Il liberale Lindner, al contrario, vuole abbassare le tasse per tutti, ricchi compresi. Un aumento delle tasse, ammonisce, frenerebbe l?economia, e porterebbe nelle casse statali meno di quanto si spera. Le classi sociali più disagiate non devono essere aiutate con sovvenzioni, ma grazie alla ripresa. Roberto Giardina. ItaliaOggi.
Enrico Costa, 51 anni, avvocato, deputato di Azione, viceministro della Giustizia nel 2014 e poi ministro per gli Affari regionali dal 2016 al 2017 nei governi di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni denuncia: «Una scelta accurata quella dei nomi assegnati alle indagini, brevi il giusto per i titoli dei giornali, ficcanti come lame, marchi indelebili su chi ne è coinvolto, assolto o condannato non importa. Chiunque si trovi sulla traiettoria del marketing giudiziario, perché di questo si tratta, è bollato per sempre». Massimo Donelli. QN.

Lo spunto gettato nella riunione di un’emittente tv sembrò a tutti geniale. Gli autori presenti cominciarono con entusiasmo a lavorare allo sviluppo di quell’idea semplice ma perfetta, in un crescendo di trovate culminate in un finale brioso e spumeggiante. Erano tutti in stato di grazia, nessuno escluso (...) Un capolavoro inutile. Perché nella stanza a fianco, senza avvisare nessuno, avevano deciso di cambiare il tema della puntata. Amen. Pietro Galeotti: “La riunione”, Feltrinelli.
Farei una raccomandazione a tutte le fanciulle in età da matrimonio: «Fidanzati tanti, ma mariti nessuno». La scrittrice Sveva Casati Modigliani si è connotata nel giorno in cui ha detto a sé stessa: «Se tornassi indietro non mi risposerei mai» (Bice Cairati, che è il suo vero nome, è stata sposata con Nullo Cantaroni fino alla morte di questi, nel 2004). E ha aggiunto: «Se potessi tornare giovane, materasso in spalla e via, verso milioni di avventure». Roberta Scorranese. Corsera.
Non si può dire una parola su razza, sesso, corpo e religione: praticamente il 90 per cento della nostra vita, per un motivo o per un altro, è escluso dal campo del comico. Non si può ridere, e basta. Chi lo fa, rischia il marchio d`infamia. Alessandro Gnocchi. Il Giornale.
Rendono grande un uomo più le sue intuizioni che le sue certezze. Roberto Gervaso.