Corriere della Sera, 12 ottobre 2021
Il superbonus per gli sciatori
Un milione di euro, una bella somma. Nel presentare la nuova stagione, la Fisi – la Federazione che annovera 10 discipline olimpiche e 5 non olimpiche – ha annunciato una novità in vista dei Giochi invernali di Pechino 2022: ci sarà un suo montepremi che potenzierà quello messo a disposizione dal Coni. In occasione di Tokyo 2020 il presidente Malagò – presente ieri al vernissage a «La Pista» di Lainate – aveva elevato del 20% gli emolumenti, fissando questa tripartizione: 180 mila euro per l’oro, 90 mila per l’argento, 60 mila per il bronzo. Le cifre, anche per non fare figli e figliastri tra atleti dei Giochi estivi e di quelli bianchi, saranno verosimilmente confermate per la spedizione in Cina. «I nostri soldi – spiega il presidente della Fisi, Flavio Roda – si sommeranno a quelli del comitato olimpico. Non abbiamo ancora stabilito il criterio di ripartizione, ma mi sento di dire che il titolo varrà 100 mila euro». In realtà si aspetterà la conclusione della rassegna per valutare come procedere (soprattutto per le medaglie minori), ma si è pronti a intervenire «con un extra budget nel caso la spedizione sia fortunata. Il milione potrebbe essere ritoccato e sempre grazie a risorse nostre». Lo scopo è anche di sfruttare l’onda dell’entusiasmo generata dai successi dell’Italia a Tokyo, uno scenario stimolante in vista della nuova missione. Tutti hanno declinato, magari in vario modo, questo concetto: da Federico Pellegrino, a Marta Bassino, Federica Brignone e Dominik Paris, fino alle gemelle dell’oro di Pyeongchang, Michela Moioli e Sofia Goggia (che ha aperto un’azienda agricola con 2.000 galline). A Pechino si dovrà fare bene e per i ragazzi del «piccolo Coni» (definizione di Malagò) è in arrivo una piacevole condanna: «Un’affettuosa pressione» dice il capo dell’olimpismo azzurro.