Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  ottobre 12 Martedì calendario

Un partito si può sciogliere?

Gaetano Azzariti, costituzionalista della Sapienza, come si può sciogliere un movimento come Forza Nuova?
«C’è la legge Scelba, la 645 del 1952, che vieta la ricostituzione del partito fascista, secondo la dodicesima disposizione transitoria e finale della Costituzione. L’articolo 3 dice che a decidere se un partito è fascista è una sentenza passata in giudicato, e quindi lo scioglimento spetta al Viminale (ci sono due precedenti). Oppure, in casi di straordinaria necessità ed urgenza, è il governo che può adottare un decreto legge. Ci devono essere però una serie di condizioni».
Quali condizioni?
«La legge ne prevede diverse, ma parlando di Forza Nuova la più importante è che questo movimento usa la violenza come metodo di lotta politica. È importante dire che si condannano i gesti non certo l’opinione espressa. In questo caso, poi, c’è una mozione del Parlamento».
Che influisce sulla decisione del Governo?
«Essendo questa una decisione di natura politica, ove questa mozione venisse approvata da tutto il Parlamento o, perlomeno, dalle forze che sostengono il governo, fornirebbe una forte legittimazione politica».