Specchio, 10 ottobre 2021
Allarme a Stoccolma: «Basta selfie con gli alci»
La polizia di Stoccolma ha detto basta. Basta ai selfie con gli alci che si avventurano in città nelle zone residenziali. La mania degli abitanti di fotografarsi con questi grandi animali sta diventando un problema serio per gli animali stessi, che si spaventano al contatto con le persone e diventano aggressivi a un punto tale da dover essere quasi sempre abbattuti. È successo già in troppi casi nelle ultime settimane, i quotidiani della capitale svedese ormai sono pieni di storie finite male di alci che si sono avventurati in città. La polizia e i guardiacaccia municipali sottolineano che il problema non sono gli alci ma le persone che con il loro comportamento fanno imbizzarrire i grandi cervidi. Animali che, nel caso degli esemplari maschi adulti, arrivano a pesare oltre 500 kg. Purtroppo la cultura disneyana, quella degli alci pucciosi che trainano la slitta di Babbo Natale, non ha fatto un buon servizio agli alci svedesi: la gente crede che siano solo una sorta di cervi che hanno voglia di farsi un giro nella capitale, ma non è così, sono animali selvatici che vanno rispettati, centinaia di chili di muscoli che possono diventare molto pericolosi. «Un alce che si è smarrito normalmente può ritrovare la via del ritorno verso i boschi, se è lasciato tranquillo. Ma quando le persone si precipitano verso di lui per scattare delle foto, e magari pure accarezzarlo, si stressa e diventa aggressivo. È roba dell’altro mondo, scandalosa, che la gente non riesca a capirlo», ha detto al quotidiano locale “Mitti.se” l’ufficiale di polizia Kenneth Kronberg, capo dell’NVR, il Consiglio nazionale per gli incidenti con gli animali selvatici, aggiungendo: «ho visto foto di persone con bambini e cani che cercano di accarezzare un alce. Non capiscono che un alce in un attimo può schiacciare il cane e il bambino». Le segnalazioni di alci che si avventurano nelle aree residenziali stanno diventando sempre più frequenti in Svezia. C’è chi se li ritrova in giardino e chi, perfino, sulle terrazze a pianterreno, visto che riescono a saltare le recinzioni a costo di ferirsi e dover, quindi, essere soppressi. Quasi sempre sono alla ricerca di cibo. Di recente il reparto ortopedico dell’ospedale di Eskilstuna, nel centro del Paese scandinavo, ha ricevuto la visita inaspettata di uno di questi grandi animali, che ha dovuto essere abbattuto dopo essere stato stordito con un’iniezione da un veterinario. Per fortuna non c’era nessuno nei corridoi in attesa di una visita.