Il Sole 24 Ore, 10 ottobre 2021
Kurz s’è dimesso
In Austria Kurz si dimette per salvare il governo con i Verdi
Il cancelliere uscente ha indicato Schallenberg come successore
Il partner di coalizione: passo giusto per continuare a lavorare insieme
R.Mi.
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha annunciato ieri sera le dimissioni dopo lo scandalo legato alla corruzione per truccare alcuni sondaggi elettorali che lo ha travolto.
Il trentacinquenne Kurz si è fatto da parte per impedire il voto di sfiducia fissato martedì in Parlamento, dove avrebbe perso l’appoggio dei Verdi, con i quali governa il Paese e che gli avevano chiesto di rinunciare al suo incarico. Per cercare di salvare il Governo di coalizione, dunque, il cancelliere ha indicato l’attuale ministro degli Esteri, Alexander Schallenberg, come suo possibile successore alla cancelleria e ha detto che dal canto suo continuerà a guidare i Popolari dell’OeVP, stando in Parlamento come capogruppo del partito. Werner Kogler, vicecancelliere e leader dei Verdi, ha subito commentato che le dimissioni sono il «passo nella giusta direzione» per poter proseguire a governare in coalizione con i Popolari e che ha un ottimo rapporto di collaborazione con Schallenberg.
«Ho proposto al presidente Alexander Van der Bellen il ministro degli Esteri Alexander Schallenberg come mio successore», ha scritto Kurz in un breve discorso diffuso ai media ieri sera. «Sarebbe irresponsabile lasciare il nostro Paese nel caos e nello stallo, sarebbe anche irresponsabile l’esperimento di una coalizione a quattro che dipenderebbe dalle grazie dei Freiheitlichen di Herbert Kickl. Pongo l’interesse del Paese davanti al mio», ha aggiunto. «Le accuse sono false e lo dimostrerò», ha concluso insistendo nel proclamare la propria innocenza.
Il partito di Kurz aveva serrato le fila dietro al leader quando mercoledì scorso era esplosa la crisi giudiziaria. Ma i Verdi avevano chiarito venerdì che non lo volevano più come cancelliere e chiesto che il partito indicasse una «persona irreprensibile» per sostituirlo. Non solo, avevano anche cominciato colloqui con il Partito socialdemocratico e i Liberali per trovare coalizioni alternative. La nomina a cancelliere del ministro degli Esteri indicato dal leader del partito di maggioranza relativa – lo stesso Kurz – dovrebbe quindi servire a conservare la fragile alleanza con i Verdi, che aveva portato proprio in questi giorni a mettere a punto un’importante legge finanziaria che deve passare all’approvazione del Parlamento.
Proprio ieri, mentre la situazione politica precipitava, i Verdi austriaci avevano fallito nel loro tentativo di far approvare il bilancio prima del voto di sfiducia. Il vicecancelliere Kogler aveva particolarmente insistito nel cercare di far passare il bilancio, sottolineando come sia necessario per importanti progetti legati all’espansione dei trasporti pubblici, la digitalizzazione delle scuole e l’acquisto di altri vaccini anti Covid.
Le dimissioni del cancelliere dovrebbero servire a impedire esperimenti politici di altro tipo. In caso di crisi di governo, il Partito socialdemocratico (SpOe) potrebbe infatti cercare di formare una coalizione a quattro, violando il tabù di un’alleanza con il controverso partito populista e di estrema destra FpOe. «Situazioni straordinarie richiedono soluzioni straordinarie», ha detto ieri, prima delle dimissioni di Kurz, la leader socialdemocratica Pamela Rendi-Wagner all’emittente pubblica Orf, descrivendo una coalizione da lei guidata con i Verdi, i liberali di Neos e l’FpOe come «improbabile ma possibile». Tra le difficoltà a immaginare una simile alleanza ci sono però le convinzioni del leader dell’FpOe, Herbert Kickl, che è tra l’altro contrario ai vaccini anti Covid-19.
Kurz è stato costretto alle dimissioni dall’inchiesta che lo vede con altre nove persone sospettato di avere commissionato e falsificato nel 2016 alcuni sondaggi, finanziati con soldi pubblici e diffusi dal tabloid Österreich. I sondaggi sono stati parte del piano di “scalata” all’interno del Partito popolare austriaco da parte del giovane cancelliere. Il filone di indagine che ha messo nei guai Kurz è emerso quasi casualmente nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta Ibizagate.