ItaliaOggi, 6 ottobre 2021
Dalla Danimarca un filo spinato speciale anti immigrati
Filo spinato speciale, con lame simili a quelle di un rasoio, capaci di provocare ferite mortali, è stato donato dalla Danimarca alla Lituania per chiudere agli immigrati provenienti dalla rotta balcanica parte della propria frontiera, 15 chilometri su 500, con la Bielorussia. Un regalo che è un contributo simbolico da parte del governo danese guidato dalla socialista Mette Frederiksen. In carica dal 2019, si è posta l’obiettivo di azzerare le domande di asilo. Nel 2020, la Danimarca ha ricevuto 1.515 richiedenti asilo e altri 1017 dall’inizio dell’anno.
Il ministro danese per l’immigrazione, Mattias Tesfaye, figlio di un rifugiato etiope, il 28 settembre ha effettuato un sopralluogo in Lituania per ispezionare il «muro» di filo spinato. E’ lo stesso filo spinato speciale che l’Ungheria di Viktor Orban aveva piazzato nel 2015 per chiudere il proprio confine con la Serbia ricevendo una valanga di critiche in Europa. Ora, sei anni dopo, il ministro danese Tesfaye ha dichiarato che quei giudizi contro Budapest non erano «corretti» e di fronte all’immigrazione incontrollata la chiusura era una soluzione «di buon senso» anche per proteggere le frontiere dell’Europa e della Nato.
Il sostegno danese alla costruzione del «muro» lituano ha suscitato la protesta delle Ong e nella maggioranza di centro-sinistra del governo danese le opinioni sono divergenti: la Lista dell’unità (rosso-verde) si dichiara «profondamente costernata», mentre il partito social-liberale difende il principio di un «muro» alle frontiere dell’Europa.