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 2021  ottobre 06 Mercoledì calendario

Periscopio

Non c’è dubbio su chi sia il più forte tennista di tutti i tempi: Roger Federer. Nicola Pietrangeli, tennista. (Gaia Piaccardi). Corsera.

Per i no-vax l’Rna del coronavirus potrebbe alterare il genoma umano. Falso, l’Rna e il Dna non hanno compatibilità biologica quindi non si possono integrare. Marino Longoni. ItaliaOggi.

Celebre è la risposta a Neal Cassady, il classico bel tomo fra gli scrittori Beat, che dopo averci provato e riprovato chiese a Fernanda Pivano: «Non bevi, non fumi, non scopi, ma allora che cosa sei venuta fare?» e si beccò una frase folgorante che andrebbe analizzata parola per parola: «O scrivo o faccio la puttana. Insieme è troppo faticoso». Gianluca Mercuri. 7, Corsera.

A Marsiglia il venditore di aglio è fiero. Una mamma ragazzina mostra ai passanti il suo neonato prima di chiedere aiuto. Tutt’intorno regna il profumo della peperonata cucinata all’aperto dalla vicina rosticceria tunisina in un grosso pentolone di ghisa. Nicola Lecca, scrittore (Studi Cattolici).





Pier Vittorio Tondelli. nel suo ultimo, splendido romanzo, «Camere separate» parla dei single. Quelli seduti da soli al ristorante. Quelli che nel treno non possono lasciare i bagagli per andare al vagone ristorante, o negli aeroporti mollarli a qualcuno per andare al bagno. Quelli che negli alberghi chiedono camere singole, le più piccole. E quest’uomo «nei ristoranti è pressato dalla gente in coda, solo perché gli altri sono almeno in due e lui, da solo, sta occupando un tavolo». QN.

Mi pare essere tornato al 1947 quando papà mi spiegò che nazifascisti e comunisti erano la stessa cosa, però noi liberali perbene, pur avendo sofferto molto per causa loro, dovevamo avere verso entrambi un assoluto rispetto umano. Furono le mie linee guida di vita, basate su un’assunzione di papà che portava alla tolleranza: capire è difficile. Riccardo Ruggeri. ItaliaOggi.


Già nel 2013, alla vigilia delle elezioni tedesche, i verdi misero in programma un giorno vegetariano e vegano obbligatorio in tutte le mense del paese, si calcola che la proposta costò almeno un milione di voti. Non hanno imparato dal passato, convinti di aver ragione. Roberto Giardina. ItaliaOggi.

La storia insegna che non sono certo gli ignoranti a mandare al rogo i libri, del cui contenuto ben poco importa loro. I censori più feroci si annidano nei ranghi dei ceti colti e dei grandi lettori, dall’Inquisitore a Pol Pot e Khomeini passando per Hitler che nel bunker si portò un’intera biblioteca. Luigi Mascheroni: “I libri non danno la felicità”. Oligo editore. 2021.

Ora Bernard-Henri Lévy (Bhl) pretende il bis in Afghanistan, che peraltro bombardiamo da vent’anni con oltre 240 mila morti. La qual cosa non lo indigna: a sconvolgerlo è che abbiamo smesso, “abbandonando un altro Paese amico” che mai ci aveva chiesto di bombardarlo. Idem per il Vietnam: non fu orrenda la guerra, ma l’“infamia” del ritiro Usa nel ’75. Di qui il grido di dolore perché “l’Occidente venga in soccorso” di Massud e “la Francia ascolti il suo appello” per una nuova guerra civile, non essendo bastate le altre, per tenere alta “la fiaccola” e “l’immagine delle democrazie liberali”, “offuscata ovunque” non dalle guerre, ma dalla loro fine. Purtroppo, a parte Sambuca Molinari, nessuno lo sta più a sentire. Il che fa temere che presto decolli dalla sua terrazza parigina a bordo dei colletti aerospaziali della sua camicia bianca e si paracaduti sul Panshir per unirsi alla resistenza. Seguirà, immancabile, un reportage sulla festosa accoglienza ricevuta: “Afghanistan, sputi e spari. Così mi han dato la caccia nel deserto”. Come diceva Totò nei panni di Pupetto Montmartre di Champs Elysées, “il talento va premiato”. Marco Travaglio. Il Fatto.


C’è una magnifica fotografia che ritrae Humphrey Bogart e Ingrid Bergman durante una pausa delle riprese di «Casablanca». L’obiettivo del fotografo coglie un particolare impietoso: sotto le scarpe dell’attore sono state legate due tavolette di legno alte qualche centimetro, indispensabili a pareggiare l’altezza con la statuaria collega. La scena finale del celeberrimo film vi avrebbe commosso lo stesso, se la cinepresa avesse inquadrato anche quelle zeppe, o vi sareste scompisciati dalle risate? Il divo vive in un sogno, e i sogni ci aiutano a sognare, come diavolo diceva Gigi Marzullo. Piero Degli Antoni. QN.

La camorra ha sparato due volte contro casa mia, volevano i soldi. Vedevano il successo. Telefonavano, minacciavano. La seconda volta, hanno sparato dentro casa, il proiettile è entrato nella stanza dove mio figlio Vincenzo dormiva nel lettino. Siamo scappati in un giorno. Un peccato, perché devo tutto alla città, i napoletani mi adorano: piace che uno di loro ce l’ha fatta senza aiuti. Nino D’Angelo, cantautore (Candida Morvillo), Corsera.


Che cosa mi ha fatto guadagnare di più? Ah beh, gli anni Novanta furono un pozzo di guadagno incredibile. Dopo Galagoal cominciarono a offrirmi 35 milioni di lire a puntata, qualunque cosa facessi. Firmai un contratto con la Ip per un miliardo, sempre di lire. È vero che come ho già raccontato rinunciai ai 9 miliardi che mi offriva Berlusconi per lavorare tre anni a Mediaset. Alba Parietti, animatrice tv (Elvira Serra). Corsera.

Iosif Brodskij esordisce a 18 anni, riscuotendo l’ammirazione di Anna Achmàtova che, nel 1963, gli dedica una raccolta. Accusato di «fannullaggine» e «parassitismo», viene arrestato nel novembre del 1963 e processato il 18 febbraio ’64. Un processo kafkiano: basta leggere alcuni passi del dialogo col giudice, stenografato da Frida Vigdorova, per rendersene conto: Giudice: Qual è la sua professione? Brodskij: Poeta, poeta e traduttore. Giudice: Chi ha inserito il suo nome fra i poeti? Brodskij: Nessuno. E chi ha inserito il mio nome tra quello degli uomini? Giudice: Avete studiato per questo? Brodskij: Per cosa? Giudice: Per diventare un poeta! Non avete frequentato una scuola dove preparano... dove insegnano... Brodskij: Non credo che questo si possa ottenere con un’istruzione. Giudice: E come? Brodskij: Io penso che… venga da Dio. Giudice: Avete richieste? Brodskij: Vorrei sapere perché mi hanno arrestato. Giudice: Questa è una domanda non una richiesta. Brodskij: Allora non ho richieste. L’esito? Scontato: una condanna a cinque anni. Sebastiano Grasso. Studi Cattolici.

Se la giovinezza tornasse non mi troverebbe più. Roberto Gervaso.