Avvenire, 30 settembre 2021
I boschi in Italia sono cresciuti del 18,4%
Cinquecentoottantasette ettari di aria più pulita: aumenta superficie dei boschi in Italia e anche la capacità di assorbire anidride carbonica. In 10 anni la superfice boschiva nazionale è salita a 11 milioni di ettari, la biomassa forestale è cresciuta del 18,4%. È questo ha un deciso effetto positivo sull’aria. Alberi e legname consentono così di intrappolare e assorbire 290 milioni di tonnellate di CO2 in più. I Carabinieri rorestali, con l’aiuto dei droni, ma anche più prosaicamente di grandi strumenti di misurazione “fisica” come i calibri, hanno realizzato un importante Inventario nazionale delle foreste e dei serbatoi forestali di carbonio. Con il supporto scientifico del Crea hanno misurato lo stato di vitalità delle foreste e il loro contributo per mitigare la «febbre planetaria». E per una volta le notizie che arrivano sul fronte ambientale sono positive. «La rilevazione evidenzia un dato oggettivamente
confortante – afferma il comandante, generale Antonio Pietro Marzo – L’inventario è uno strumento di conoscenza concreta a supporto delle politiche ambientali e forestali. Conoscere vuol dire comprendere e quindi agire di conseguenza, favorendo il cambiamento e i processi di conservazione e di sviluppo». I boschi, calcola l’inventario, coprono il 36,7 % del territorio nazionale, i metri cubi di biomassa espressi in valori per ettaro sono passati da 144,9 a 165,4 metri cubi. Importanti i dati sulla quantità di CO2 sottratta all’atmosfera che passa da 1.798 milioni di tonnellate a quota 2.088 milioni corrispondente a 569 milioni di tonnellate di carbonio organico trattenuto nella biomassa e nel legno morto.