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 2021  settembre 30 Giovedì calendario

Sarà tutta italiana la prima missione scientifico-commerciale con lo SpaceShipTwo di Virgin Galactic di Branson

Dopo le medaglie nello sport, quelle nello spazio. Sarà infatti tutta italiana la prima missione scientifico-commerciale con lo SpaceShipTwo di Virgin Galactic. Dopo aver portato Richard Branson, il patron di Virgin che sogna di battere il rivale Jeff Bezos, e un piccolo gruppo di suoi collaboratori ai limiti dell’atmosfera, lui si è affidato agli italiani per la prima missione non turistica. Il 16 ottobre sulla navicella (o spazioplano) ci saranno il colonnello Walter Villadei, che avrà il comando, il tenente colonnello Angelo Landolfi, esperto di medicina aerospaziale e l’ingegner Pantaleone Carlucci, del Cnr, con esperienze di ricerca a bordo di piattaforme aeree.
Quando la navetta sarà in condizioni di microgravità, saranno realizzati 12 esperimenti commissionati da vari enti di ricerca. La missione è frutto della collaborazione tecnica e scientifica tra Aeronautica militare e Virgin. Lo SpaceShipTwo è lungo 18,3 metri e pesa poco meno di 10 tonnellate, ha un’altezza di 5,5 metri e un’apertura alare di 8,3 metri. Nonostante sia in grado di atterrare autonomamente come un aereo convenzionale, per il decollo necessita dell’assistenza di un velivolo-madre che lo trasporta in quota a circa 15 chilometri, dove si sgancia dall’aereo-vettore per accendere il suo propulsore a razzo. Infrange il muro del suono in soli 8 secondi. Dopo circa 70 secondi, quando la navicella ha raggiunto i 4.200 km/h, il motore viene spento, lasciando che il veicolo raggiunga la sua tangenza massima di 110 km per poi discendere nuovamente verso la Terra.
Commenta il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale Alberto Rosso: «Si tratta del primo passo di un percorso promettente, che consentirà anche di sfruttare a fini commerciali mezzi che volano a quote elevatissime e che potrebbero garantire 1,5 ore per collegamenti che adesso ne richiedono almeno dieci».
Il primo spazioporto italiano, se la burocrazia non ci metterà lo zampino, dovrebbe sorgere a Grottaglie (Taranto). Tutta questa prima missione made in Italy potrà essere seguita (ovviamente il 16 ottobre) dal salotto di casa, in diretta, su Focus, commentata da Luigi Bignami, laureato in Scienze della Terra all’università di Milano.