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 2021  settembre 26 Domenica calendario

Basket, la Serie A riparte con limiti agli spettatori e 40 milioni di perdite


Quello che parte in questo weekend si annuncia come il più interessante campionato di basket di Serie A maschile da molto tempo a questa parte. L’onda della rinascita olimpica della Nazionale di Meo Sacchetti e i tanti talenti azzurri in rampa di lancio rappresentano due ottime premesse.
La sfida al vertice tra i campioni d’Italia della Virtus Segafredo Bologna (che si è appenna aggiudicata anche la Supercoppa italiana) e l’Olimpia Armani Exchange Milano assicura ulteriore appeal a una competizione che avrà ai nastri di partenza due neopromosse di qualità: la GeVi Napoli (che ieri sera ha ospitato al PalaBarbuto proprio Milano per il vernissage del torneo) e Tortona, quest’ultima di proprietà di Beniamino Gavio e dell’omonimo gruppo, leader nel settore delle infrastrutture, già sponsor col marchio Bertram.
Peccato che il ritrovato entusiamo che circonda la pallacanestro italiana – che per la prima volta nella storia porterà il campionato di Serie A negli Stati Uniti, dove i match saranno trasmessi in chiaro sull’emittente Next Level Sports e sul canale digitale Ott For the Fans – non trovi sponda nel Governo. I palazzetti infatti saranno aperti solo fino al 35% della capienza. Il presidente della Federazione Gianni Petrucci, ha rimarcato più volte la sua irritazione: «Mi chiedo perché a Katowice, per gli Europei di pallavolo, erano tutti ammassati e non è successo niente. Fino a quando non si arriverà al 100% della capienza degli impianti sarà una sconfitta per tutti. Non siamo contenti per il 50% che sembra potranno concederci. Ci chiediamo perché alle nostre richieste il Cts dica sempre di no. Per noi dovrebbe essere il campionato della ripartenza ma non mi sembra. Peraltro oltre ad avere le casse vuote, il basket senza pubblico ha perso un bacino di 75mila giovani che potevano essere reclutati».
Quella della riapertura completa delle arene (in sicurezza e con il green pass) è una battaglia che la Lega presieduta da Umberto Gandini sta portando avanti ferocemente da mesi. «I 2200 spettatori della finale di Supercoppa di martedì scorso – ha spiegato Gandini, in occasione della presentazione del campionato alla Unipol Arena di Bologna – non ci hanno entusiasmato. La colpa è del messaggio del governo che nonostante il green pass e la campagna vaccinale impone limitazioni e fa apparire i palazzetti come luoghi poco sicuri, mentre tutta l’Europa va verso la riapertura totale. Vorremmo anche capire perché impianti come questi dalle enormi dimensioni, possano avere pubblico solo al 50% quando per altri luoghi più piccoli come cinema e teatri si parla dell’80. Tutto lo sport indoor è schierato su questa linea e speriamo di ottenere presto risposte soddisfacenti».
Come ha chiarito il presidente della Lega, nei 18 mesi trascorsi dalla chiusura del 2020 alla stagione 2020/21 con impianti vuoti, il basket di Serie A ha perso il 30% della sua quota mercato per un totale di 40 milioni di mancati introiti tra biglietteria e sponsor. In particolare, nella stagione 2019-20 gli incassi del ticketing fino allo stop del 9 marzo 2020, erano pari a 8,4 milioni, vale a dire circa 400mila euro a giornata, con una proiezione di 12 milioni per l’intera regular season, e senza considerare i playoff che per agli otto club ammessi portano in dote un sold out per ogni partita giocata. La limitazione degli ingressi al 35% determina percò un danno da mancati introti per la sola Serie A pari a circa 250mila euro a giornata.
Ma i mancati incassi da botteghino (il principale flusso di cassa per gli sport di squadre diversi dal calcio) stanno rendendo più fragile l’intero sistema. I 92 club di A-2 e B, come ha ricordato il presidente della Lega nazionale pallacanestro Pietro Basciano hanno già «perso il 65% del valore delle sponsorizzazioni e 37 milioni di incassi».
Un’emergenza che va risolta una volta per tutte, visto che gli strumenti esistono. Occorre il coraggio di applicarli.