Avvenire, 25 settembre 2021
In morte del cardinale Urosa Savino
Un «abnegato pastore che, per anni e con fedeltà, ha dedicato la propria vita al servizio di Dio e della Chiesa». Così Papa Francesco ricorda, nel suo telegramma di condoglianze, la figura del cardinale Jorge Liberato Urosa Savino, scomparso nel pomeriggio di giovedì a 79 anni dopo aver contratto il Covid. Il porporato venezuelano era stato dal 2005 al 2018 arcivescovo di Caracas ed era stato creato cardinale da Benedetto XVI nel marzo 2006. Urosa Savino è stato ricordato con particolare affetto dal blog Il Sismografo fondato da un esperto di Chiesa latinoamericana. «Urosa, seppure in pensione – scrive – era una figura di riferimento molto solida e rispettabile, nonché amata perché sincero uomo di fede, pastore lungimirante e lontano dai riflettori mediatici. Ha avuto sempre al centro della suo ministero vescovile l’interesse del sofferto popolo venezuelano, ragion per cui non è stato mai incline ai compromessi con la politica di destra, di sinistra o di centro».
Co la scomparsa del porporato venezuelano il Sacro Collegio risulta composto da 121 cardinali elettori – 70 creati da Francesco, 38 da Benedetto XVI e 13 da Giovanni Paolo II – e 97 non elettori. Con gli 80 anni del cardinale Angelo Scola che compirà il 7 novembre, i votanti scenderanno a 120, il numero massimo stabilito
da Paolo VI e confermato dai successori. Ciononostante nel creare nuovi cardinali i Papi hanno più volte sforato questo tetto. Nel 2022 compiranno 80 anni dieci porporati (tre italiani: Bassetti, Bertello e Ravasi; due europei: lo spagnolo Blazquez Perez e il francese Vingt-Trois; cinque latinoamericani: il cileno Ezzati Andrello, il messicano Rivera Carrera, il salvadoregno Rosa Chavez, il colombiano Salazar Gomez, l’honduregno Rodriguez Maradiaga).
A partire dal 2014 Francesco ha tenuto ogni anno un Concistoro per la creazione di nuovi porporati. L’ultimo è stato annunciato dopo l’Angelus di domenica 25 ottobre e celebrato nel pomeriggio di sabato 28 novembre 2020. In quell’occasione i nuovi cardinali elettori erano nove e avevano fatto salire il numero totale a 128.