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 2021  settembre 24 Venerdì calendario

Montale tifoso di boxe

Le storie si intrecciano e, a volte, si rincorrono. In questi giorni si parla e si legge di Eugenio Montale, dei suoi libri, delle sue poesie, di Monterosso al Mare dove lui scrisse e abitò, per mesi nella casa dei suoi. Vedo la casa con le palme. È a venti metri da dove sono, ora mi preparo per la vendemmia. Di Montale ho ricordi personali. È il privilegio dell’età.
A Campione d’Italia, il piccolo borgo italiano in Svizzera, dove c’era il casinò. Eugenio Montale era nella giuria del premio giornalistico di Campione. Ero con lui, con Enzo Biagi e con mia moglie. Montale, che era già senatore a vita dal giugno ’67, chiese di avere una stanza con televisione a nostra disposizione.
Era il marzo 1968. Eugenio Montale voleva vedere l’incontro di pugilato tra Nino Benvenuti e Emile Griffith, due celebrità a livello mondiale nel mondo dei pugni. È bellissimo ricordare che Montale, a settantadue anni, durante l’incontro sembrava che desse pugni a Nino Benvenuti. Lui non teneva per il grande italiano, ma per il pugile di colore Griffith, proprio perché nato più povero e sfortunato, ma Nino Benvenuti vinse l’incontro. Sono sicuro che, se Nino leggerà queste righe, sorriderà con noi.
Voglio chiudere questa nota scherzosa con un altro piccolo aneddoto. Ero alla cena del premio Bagutta con tutta la intellighenzia italiana. Montale firmò una dedica sul foulard di mia moglie. Il foulard c’è ancora, ma il tempo ha cancellato la dedica di Montale…

In edicola Per i 40 anni dalla scomparsa di Montale il «Corriere della Sera» pubblica una edizione delle poesie del Premio Nobel con la storica curatela di Giovanni Raboni, e con una preziosa nota bio-bibliografica di Franco Contorbia